Un pane tradizionale, di quelli che hanno la storia dentro, di quelli che si conservano per mesi e, per questa ragione, cibo principale dei pastori barbaricini che, nei loro ampi spostamenti, stanno per tanto tempo fuori casa. È il pane tipico della Sardegna, il Carasau, da carasare che significa tostare.
Tondo, sottile, così croccante da renderne rumorosa la masticazione. Un cibo sempre uguale nel tempo. E se lo si cambiasse? Ad esempio utilizzando la Canapa per farlo? I ragazzi della cooperativa sarda Hemp Factory non se lo sono solo chiesto, ma hanno anche deciso di metterlo in produzione, e il risultato ha conquistato anche i consumatori più tradizionalisti. Questo Carasau alla Canapa sta andando tanto bene che la cooperativa si è dovuta allargare ed è stato inserito tra la gamma di prodotti che i ragazzi della Hemp Factory realizzano con i semi di Canapa: non solo il pane, ma anche la pasta e le Pardulas, un dolce tipico costituito da piccole tortine fatte con ricotta e formaggio.
“All’inizio è stato difficile – ha detto Solidea Atzori, una dei fondatori della cooperativa – poi siamo riusciti a vincere la diffidenza dei clienti, quando abbiamo spiegato le molteplici proprietà della Canapa, ovvero un prodotto sano perché non si usano i pesticidi e che è ricco di omega 3 e omega 6″. Risultato? La cooperativa ora ha un indotto economico che coinvolge agricoltori da tutta l’isola e sta aumentando la sua rete di distribuzione. A Cagliari, ad esempio, i semi di Canapa di Hemp Factory vengono utilizzati nella bottega Semino per insalate, polpette vegane e pasta.
Come in altre parti di Italia, quindi, anche in Sardegna si sta riscoprendo la coltivazione della Canapa, molto forte e sviluppata fino alla metà del ‘900, per il suo impiego in ambito alimentare e non solo. Non è un caso, perciò, se Enrico Siddi, Presidente di AssoCanapa Sardegna e ideatore di Hemp Factory, sottolinea che “ci sono finanziatori interessati ad investire e si pensa alla creazione di due impianti di lavorazione in Sardegna. I progetti attualmente in corso, inoltre, toccano tutte le applicazioni possibili, da quelle tecnologiche a quelle salutistiche, dalla produzione di carta alle bio plastiche e l’impiego di materiali destinati alla bio edilizia”.
Esperienze positive di sviluppo economico a impatto zero sull’ambiente e di unione tra tradizione e innovazione. Dove la Canapa è sempre più sia l’una che l’altra.