Il carnevale di Notting Hill, storia ed evoluzione
Bella a tutti ragazzacci!
Tra la Brexit che primeggia nelle pagine dei giornali e i palazzi del potere inglesi, la “gentrificazione” di tutti i quartieri dell’emisfero terrestre e il cieco razzismo contro i migranti che in Italia e non solo si fa sentire con la sua becera rabbia repressa verso il diverso, lo straniero, i rifugiati e i più deboli è passata un’altra estate. Considerato il periodo, prendiamo la palla al balzo e insieme alla mia compagna di viaggio Antonella Rolletto aka Lady Anto (giornalista indipendente amante della black music e delle culture caraibiche), in questo articolo vogliamo parlarvi di uno degli eventi che da decenni fa ballare e divertire gente di tutte le più svariate razze, culture e religioni (e spesso anche gli sbirri) al ritmo della fiera musica negra e caraibica!

Stiamo parlando del famoso “Carnival” ovvero il Carnevale di Notting Hill nel quartiere ad ovest di Londra. Negli ultimi giorni di agosto porta un vero e proprio putiferio di colori, suoni, sorrisi, profumi, urla, baci, balli sfrenati, con i più famosi Sound System Reggae e Dub montati per le strade di Notting Hill e i più vecchi e famosi dj’s e mc della scena roots, dub, dancehall ai controlli con vinili e microfoni per un evento unico ed irripetibile che anno dopo anno richiama sempre più pubblico da ogni dove. In quei due giorni di “delirio” c’è sempre più movimento nelle strade del west end londinese.
Come quasi ogni cosa, sappiamo bene che la modernità e la mentalità che cambiano di generazione in generazione non sempre fanno migliorare gli eventi e i festival. Queste ultime edizioni infatti sono un po’ cambiate a detta di chi frequenta il Carnival da anni e naturalmente anche dai media che soprattutto negli ultimi tempi etichettano l’evento con una pubblicità negativa. Proprio per questa ragione nelle prossime righe del nostro articolo “London Calling” ci concentreremo con piacere agli albori e alla nascita del Carnival di Notting Hill, con alcune chicche raccontate dalla nostra Lady Anto, da sempre radicata e appassionata al “Roots & Culture” e alla cultura della musica caraibica.
Il Carnevale di Notting Hill e’ il più grande “Street Festival” in Europa. Avviene una volta all’anno nell’ultimo week end di agosto e si svolge nella zona di West London da ormai 51 anni. Oggi è diventato un’autentica celebrazione delle varie culture di origine caraibica che popolano la capitale inglese, con oltre due milioni di visitatori ogni anno, settanta carri mascherati e circa quaranta sound systems di reggae, calypso, soca, hip hop e tutte le musiche di origine black.
Ma pochi conoscono come tutto ebbe inizio. Due grandi donne furono le creatrici dell’idea originale che piano piano si evolse per poi giungere al carnevale odierno. Stiamo parlando di Claudia Jones e Rhaune Laslett, entrambe ispirate dalle terribili tensioni razziali degli anni ’50.
La vita non era facile in quegli anni a Notting Hill. In quel periodo c’era la più alta concentrazione di popolazioni caraibiche del paese (insieme a Brixton) dovuta alla forte immigrazione in risposta alla mancanza di manodopera subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Le nuove masse di immigrati caraibici accompagnavano inglesi, irlandesi, europei ed ebrei nei già super popolati bassifondi cittadini. La campagna del fascista dell’epoca Oswald Mosley “Keep Britain White”, trascinò la classe operaia inglese in una rabbia razzista, culminando nel 1958 nel Notting Hill Race Riots.
Claudia Jones era un’attivista politica di Trinidad, espulsa dall’America per le sue idee comuniste nel 1955 e deportata in Gran Bretagna. Nel 1958 fondò il The West Indian Gazette, il primo giornale nero britannico. Nel 1959 organizzò un carnevale caraibico indoor che fu anche trasmesso dalla BBC sperando di ricostruire ponti tra le diverse comunità dell’area.
Ma fu solo nel 1964 che l’assistente sociale Rhaune Laslett organizzò un festival all’aperto in Notting Hill cercando di dare vita alla sua visione di una comunità multietnica che potesse ballare gioiosamente insieme. Dal 1966 il carnevale di Notting Hill venne così organizzato ogni anno. Durante gli anni ‘70 prese sempre più la forma di una celebrazione caraibica ma cominciò sempre di più a soffrire di pubblicità negativa da parte della stampa e media.
Nonostante tutto il “Carnival” continua ad esserci e crescere di anno in anno convivendo con i suoi problemi. Porta sempre e comunque in alto lo spirito gioioso e festoso dei popoli caraibici e unisce gente di ogni colore e razza nel nome della musica e dell’antirazzismo.
Pubblicato originalmente in BeLeaf 5, settembre 2017
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