La parola chiave per il tessuto d’arredo sarà green. Non solo una questione di tonalità ma anche di essenza. La stoffa in fibra di canapa non si riassume in un’esperienza visiva e tattile ma in uno di stile di vita sempre più affine alla sensibilità verde. Un prodotto che parte dalla materia prima e prosegue nella produzione trasformandola in un oggetto di stile e di sensibilità ecologica. Un ottimo proposito per il futuro che valorizza una materia antica.
In questi anni assistiamo alla riproposta del tessuto in fibre di canapa per l’arredo indoor, molto utilizzato nei primi decenni del secolo scorso prima dell’avvento monopolistico della plastica e i suoi derivati. Oggi la canapa si rielabora con gli standard dell’abitare moderno senza tralasciare l’artigianalità. Una scelta di stile ma soprattutto di qualità. Per quale motivo è importante prediligere i tessuti di fibre naturali a quelli artificiali? Questi ultimi vengono prodotti con un procedimento chimico e quelli sintetici sono ottenuti usando elementi in sintesi. In commercio sono particolarmente diffusi e li troviamo a prezzi competitivi, un risparmio per il portafoglio ma che a lungo andare presenta un rincaro sulla qualità della vita. Questi sono più economici di quelli naturali e spesso anche più pratici perché sono meno soggetti all’usura e sono meno delicati ma hanno anche la capacità di caricare l’aria di ioni positivi. Questo aspetto non è da sottovalutare perché può provocare mal di testa, aumentare il senso di stanchezza e disturbare la concentrazione.
I tessuti in fibra di canapa sono un’alternativa 100% green e non inquinano l’ambiente, non solo quello esterno. Quando sentiamo parlare di inquinamento lo associamo difficilmente agli spazi interni delle nostre case, ma in realtà anche tra le mura domestiche si accumula facilmente a causa dell’aria che arriva dall’esterno ma anche per la presenza dei vari oggetti che si utilizzano quotidianamente di cui non conosciamo la composizione. Il tessuto in fibre di canapa limita questo problema e rende l’aria più salubre. Si utilizza in tanti modi diversi e in spazi differenti. Per un living di stile e salute a cominciare dalla cucina e dal salone dove trascorriamo la maggior parte del nostro tempo in compagnia dei nostri cari. Basta poco per ricreare dettagli di stile, semplici e lineari come la sua materia prima. Ed è così che un rotolo di tessuto di canapa diventa un trend del momento. Si chiama runner, cioè una striscia di stoffa decorativa da posizionare centralmente sul tavolo. Anche il divano e i cuscini riscoprono la naturalezza delle sue fibre con un rivestimento ad hoc. Un tessuto monocromatico da rielaborare con ispirazioni di creatività e con la buona volontà del fai da te per chi ha dimestichezza con ago e filo. Per creare dei contrasti al monocromatismo dei suoi filati naturali possiamo decorarlo con colori brillanti.
Scegliamo i tappeti in fibra di canapa. Anche questo complemento d’arredo in fibre artificiali può nascondere delle insidie nonostante sia a terra: rilascia nell’aria delle pericolose sostanze chimiche, definite composti organici volatili. I tappeti in canapa non generano questo problema inoltre conferiscono all’ambiente un tocco retrò che non passa inosservato.
I tessuti in fibre di canapa si rivelano un’ottima soluzione anche per l’arredo bagno. Ideali per le tendine che coprono la finestra oppure la porta a vetro del locale, dallo spessore e consistenza perfetta per ricreare la giusta privacy. Una materia prima perfetta anche per ricreare un pratico portabiancheria in versione sacco. Un tessuto versatile e resistente che si reinventa in ambienti diversi, la canapa torna nelle nostre case portando salute, tradizione e un tocco di stile.
Pubblicato originalmente in BeLeaf 6, novembre 2017
Altri articoli della rubrica Canapa Industriale