Lo avevamo detto che la prima giornata era andata molto bene. Forse addirittura sopra le aspettative, considerando che le scorte sono già finite. Sarà stata la novità, sarà sta l’euforia, sarà stata la voglia di non doversi più nascondere ma molti negozi canadesi hanno finito già tutta l’erba legale e sopratutto non si sa bene quando sarà possibile rifornirli.
Thomas Clarke, che gestisce THC Distribution a Portugal Cove-St Philip’s, alla CBC che si dice sconvolto: “Ho dovuto lasciare a secco molte persone, eppure mi era stato assicurato che se avessi pagato, la cannabis mi sarebbe stata consegnata tutta.” Quello di Clarke non è un caso isolato: in molti rivenditori in tutta la regione e nel paese hanno avuto lo stesso problema. I disagi per i primi clienti sono stati tanti, sia nei negozi che on line, come racconta Mack Lamoureux su Vice. A questo si è sommato anche lo sciopero del servizio di spedizione Canada Post che non ha di certo aiutato per la puntualità delle consegne.
Ma il fatto è che la richiesta è stata davvero tanta.
Una situazione che molti avevano previsto: i ricercatori dell’Università di Waterloo e il C.D. Howe Institute avevano già messo in allarme sul fatto che il Canada sarebbe stato in grado di mettere sul mercato circa 210 tonnellate di cannabis ma la domanda avrebbe raggiunto le 610 tonnellate.