Denver depenalizza i funghi allucinogeni. La capitale del Colorado è la prima città americana a farlo, dopo esser stata la prima a legalizzare la cannabis a scopo ricreativo. Con il 50,6% dei voti a favore e il 49,4% contrari, gli abitanti di Denver hanno detto sì alla depenalizzazione con un referendum, i cui risultati verranno ufficializzati il 16 maggio prossimo.
”Stiamo inviando un segnale chiaro al resto del paese: l’America e pronta a parlare di psilocibina”, afferma Kevin Matthews, il leader del movimento ‘Decriminalizzare Denver’ che è riuscito a portare l’iniziativa al referendum. Un vero e proprio scossone al Controlled Substances Act voluto da Richard Nixon nel 1971
Il referendum popolare promosso dal gruppo Decriminalize Denver puntava a depenalizzare uso, possesso e coltivazione personale dei “funghetti magici”, contenenti psilocibina. In particolare, la “Initiated Ordinance 301” – questo il nome della proposta – invita a consentire l’uso esclusivamente in ambito privato e personale per chi ha almeno 21 anni.
Ma i funghetti aiutano davvero? È così per Justin che a 6 anni ha iniziato a manifestare i primi segni di disturbi mentali. I sintomi sono peggiorati tra i 20 e i 30 anni, quando gli è stato diagnosticato un disturbo bipolare. Ogni giorno per Justin era come vivere all’inferno, al punto da diventare dipendente dall’alcol. Finché un giorno, dietro consiglio di un amico, ha provato un trattamento insolito e illegale: i funghetti magici. “Ho subito una trasformazione – ha raccontato al Los Angeles Times, chiedendo di omettere il suo cognome – Sono una persona diversa oggi. Posso uscire, mi diverto”.
Justin ne assume 3 dosi a settimana rischiando ogni volta una multa salata, il carcere o entrambi. La sua storia è centrale nella narrazione del gruppo di attivisti di Denver. Ma non è l’unica. “La proposta è accompagnata da moltissimi dati scientifici e medici sugli effetti positivi della psilocibina”, sostiene Kevin Matthews, a capo della campagna di Decriminalize Denver. Per Matthews si sta assistendo a una “rinascita delle sostanze psichedeliche non a scopo di sballo ma per fini terapeutici.
Tuttavia la comunità scientifica ha ancora molti dubbi sul consumo di funghi allucinogeni: “Il nostro timore riguarda i danni a lungo termine che oggi ancora non conosciamo”, ha dichiarato al LAT Jeff Hunt, direttore del think tank “Centennial Institute” della Colorado Christian University. Anche gli scienziati che riconoscono le enormi potenzialità terapeutiche della psilocibina evitano alla cautela. “Io sostengo la depenalizzazione, ma sono preoccupato per l’uso incontrollato”, ha commentato Charles Grob, psichiatra dell’UCLA che da 30 anni conduce ricerche sugli allucinogeni. “Alcune persone hanno un’esperienza fantastica ma altre possono peggiorare”.
Questo tipo di droga “può causare una reazione psicotica in persone con schizofrenia o con una storia familiare di malattia mentale”. Non solo. Ci sono altre questioni aperte: “Chi si occuperà della persona che ha assunto i funghetti? Non è sicuro guidare e nemmeno andare in giro a piedi. Deve esserci una persona che si occupi di chi è sotto effetto della droga”. E poi c’è il problema del dosaggio, che cambia da specie di fungo a specie. Insomma il fai da te è molto pericoloso.
E’ proprio su questo che insistono i critici della campagna di depenalizzazione di Denver: il provvedimento rappresenta il primo passo per la commercializzazione del prodotto.