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“Siamo la prima Fiera di Milano e guardiamo avanti. Le parole di Salvini lasciano il tempo che trovano”

Anche quest’anno torna, nonostante gli scomposti anatemi di certa politica, il Salone Internazionale della Canapa di Milano. Si tratta della terza edizione, che si svolgerà al Megawatt (zona Navigli) dal 27 al 29 settembre. Tre aree, tre giorni di conferenze, workshop e mostre, 9mila metri quadri di esposizione. E nessun timore davanti alle minacce di Matteo Salvini, che ha promesso un giro di vite sulle Fiere. Ne abbiamo parlato con gli organizzatori, che anzi ci hanno confermato il patrocinio del Comune di Milano.

‘Il futuro è verde’ recita il vostro slogan. Niente di più vero ma passano gli anni e la situazione non migliora nel nostro Paese, anzi sembra tornare indietro. Eppure la società sembra pronta a parlarne serenamente: il problema è la politica?

“Penso che il problema sia prima culturale e poi politico. Basti pensare al caso classico: il conoscente che, venuto a sapere della tua attività all’interno del mondo della canapa, ti ‘confessa’ di fumare, ma contestualmente ti prega di non dirlo a nessuno perché teme per la propria reputazione. Credo tuttavia che la situazione stia cambiando, anche piuttosto rapidamente. Ma fino a quando l’utilizzo ludico ricreativo della canapa non verrà completamente sdoganato, come accade con alcool e tabacco, ci saranno sempre problemi a livello politico”

Siete arrivati alla terza edizione in una città che ha visto molti cambiamenti ed è diventata sempre più europea ed internazionale. Rispetto al 2017 che cosa è migliorato? E cosa è peggiorato nel settore della canapa?

“Per quanto ci riguarda, nel 2017 c’era un entusiasmo incredibile da parte di tutti gli addetti ai lavori, grazie anche all’esplosione del fenomeno cannabis light. E quell’entusiasmo generava curiosità nelle persone. Oggi c’è molta incertezza riguardo agli aspetti legislativi e questo, inevitabilmente, porta con sé preoccupazione”

Quali novità ci dobbiamo aspettare per questa edizione?

“Quest’anno punteremo ancora di più sui contenuti. Abbiamo potenziato i corsi di coltivazione e business, l’Hemp beer cup (la competizione per la migliore birra alla canapa, scelta dal pubblico), gli showcooking con la presenza di grandi chef, i workshop, che avranno come principale protagonista l’edilizia. Le novità assolute riguarderanno un’applicazione che legge le vibrazioni delle piante, trasformandole in musica: un’esperienza che tutti i visitatori potranno compiere attraverso delle speciali cuffie. Avremo inoltre una splendida scenografia, grazie ai dipinti (a tema canapa) che artisti milanesi esporranno in quei giorni. E poi ci sarà la presenza dei medici prescrittori. Da agosto del 2018, grazie alla direttiva della ministra Grillo, è possibile ottenere cannabis terapeutica per tutti i tipi di patologie, anche le più comuni, quali per esempio insonnia, dolori muscolari, emicrania. In una palazzina appositamente allestita ed attaccata all’area espositiva i medici del Cannabis medical center di Milano, il primo centro nel suo genere in Italia, faranno visite e rilasceranno prescrizioni, il tutto ad un terzo dei costi normalmente richiesti.”

Il ministro dell’Interno ha promesso un giro di vite anche contro le Fiere: a cosa serve un evento come il Salone Internazionale di Milano e perché Salvini ne ha tanta paura?

“Premessa importante: le parole del ministro Salvini lasciano il tempo che trovano e sono solo ‘sparate’ elettorali, visto che non ha il potere di vietare o chiudere alcunché. Un evento come il nostro serve a rappresentare l’intero mondo della canapa non solo agli addetti ai lavori, ma anche ai curiosi. Siamo l’unica fiera che presenta tre aree di pari importanza dedicate ai tre settori chiave (Industriale, Alimentare, Cannabico) e per questa ragione il comune di Milano, anche per quest’anno, ci sosterrà con il suo patrocinio. E forse ci accompagnerà nel nostro percorso anche la Regione Lombardia”

A Milano ci sono molte fiere, sintomo che c’è una grande attenzione da parte delle aziende verso questo settore. Avete mai pensato di provare ad unire le forze contro chi vuole riportarci indietro?

“Siamo la prima Fiera di settore milanese, per data ed importanza, e pensiamo di avere obiettivi differenti rispetto alle altre due che puntano principalmente sul settore cannabico. Riteniamo quindi di continuare sulla nostra strada, con un sostegno sempre più forte da parte delle istituzioni: un aspetto fondamentale per compiere quel percorso di normalizzazione, dal punto di vista culturale, che pensiamo sia fondamentale per l’intero settore”.

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