Sembra proprio che ci siamo: entro questa settimana il Parlamento croato deciderà se rendere legale la cannabis ricreativa. Una vera e propria svolta.
A comunicarlo è Mirela Holy, ex ministro dell’ambiente, che in un’intervista televisiva all’emittente RTL direct ha presentato le modalità con le quali la liberalizzazione dovrebbe esplicarsi:
“La proposta di legge prevede un modello ibrido di agenzia statale per mantenere alta qualità nel mercato. Riguardo l’uso di cannabis per scopi ricreativi, ogni adulto potrà crescere fino a nove piante femminili in piena fioritura con un alto contenuto di THC per le proprie esigenze”.
Il motivo di questa scelta? Ovviamente le ripercussioni economiche compravate già da esperienze positive di altri paesi.
“Secondo le stime, in Canada e negli Stati Uniti, i guadagni annuali sono circa 43,7 miliardi di dollari e non è stato sfruttato tutto il potenziale della canapa: può essere utilizzato per costruire compositi spaziali, automobili, nel settore delle costruzioni” ha spiegato la Holy.
L’ex ministro ha affrontato anche il tema del pregiudizio sulla canapa che non fa che danneggiare l’economia, non portando nessun beneficio dal punto di vista della sicurezza dei cittadini. Legalizzare vuol dire far entrare nelle casse dello Stato molti soldi utili e tutela i malati e i consumatori di cannabis che non avrebbero più motivo di rivolgersi al mercato nero.
“Quando ho iniziato a parlarne qualche anno fa, le reazioni sono state terribili, ma le cose sono cambiate. Le persone hanno bisogno di essere educate e quindi cambiare il loro atteggiamento. Il potenziale di dipendenza della cannabis è inferiore al potenziale di dipendenza della nicotina o dell’alcool e, per quanto ne sappia, nessuna persona è morta a causa di un overdose di cannabis naturale, eppure esistono grandi pregiudizi, motivati dagli interessi di determinati gruppi e industrie”.