Farina e olio di semi di Canapa

ll cannabidiolo può essere qualificato come alimento: la Commissione europea ci ripensa

La Commissione europea ha cambiato idea: il CBD non è un narcotico. L’inversione di rotta arriva sulla scia della sentenza in cui la Corte di giustizia dell’Unione europea ha stabilito che i prodotti CBD devono godere della stessa libera circolazione di merci tra gli Stati membri come qualsiasi altro prodotto. In più il CBD “può essere qualificato come alimento”, ha affermato la Commissione europea in una lettera inviata alla European Industrial Hemp Association (EIHA) – l’associazione dei produttori di canapa europei –.

Una notizia che si aspettava davvero da molto.

La scorsa estate infatti la Commissione aveva ritenuto che il CBD non medicinale e altri estratti naturali di canapa a base di fiori di canapa – spesso presenti negli alimenti di canapa, negli integratori alimentari e nei cosmetici – sarebbero dovuti essere considerati narcotici nell’UE. Ma la recente decisione dell’Alta corte europea secondo cui la CBD non è un narcotico è vincolante per le istituzioni dell’UE, compresa la Commissione. Le parti interessate della canapa avevano temuto il caos per il settore se la Commissione non fosse stata spinta a cambiare la sua posizione. E invece è arrivata questa lettera a chiarire la situazione.

Nella lettera, la Commissione ha affermato: “Alla luce dei commenti ricevuti dai ricorrenti e della recente sentenza della Corte nella causa C-663/184, la Commissione ha riesaminato la sua valutazione preliminare e conclude che il cannabidiolo non dovrebbe essere significato della Convenzione unica delle Nazioni Unite sugli stupefacenti del 1961 nella misura in cui non ha effetti psicotropi. Di conseguenza, il cannabidiolo può essere qualificato come alimento, a condizione che siano soddisfatte anche le altre condizioni dell’articolo 2 del regolamento (CE) n. 178/2002″.

Soddisfazione da parte dell’EHIA: “Ora che il CBD è classificato come alimento, siamo perfettamente posizionati con le nostre applicazioni di nuovi alimenti dal consorzio EIHA per approvare il CBD come nuovo alimento”, ha affermato Lorenza Romanese, amministratore delegato dell’EIHA. “Finalmente raggiungeremo gli standard di sicurezza e le valutazioni per il nostro settore in crescita”.

Il consorzio ha in sospeso nuove domande di alimenti, che erano state bloccate dalla precedente “valutazione preliminare” della Commissione europea che definiva il CBD un narcotico. Con il capovolgimento di tale posizione, le candidature del consorzio possono ora andare avanti. Una decisione rivoluzionaria per tutto il settore.