Il Marocco accelera sulla cannabis terapeutica. Il ministro dell’Interno del governo presieduto dal primo ministro Salaeddine El Othmani, ha detto di ritenere maturi i tempi per legalizzare le droghe leggere a fini terapeutici. L’uso ricreativo, invece, resterebbe ancora vietato.
Cosa cambia
Il Marocco, che ha previsto la creazione di un’agenzia nazionale specializzata con l’incarico di concedere le autorizzazioni in questo nuovo mercato, in sostanza l’unico collegamento tra produttori e mercato, ha deciso di consentire la coltivazione, l’esportazione e la vendita interna della cannabis per uso medico e industriale, anche con la speranza di aiutare gli agricoltori impoveriti nelle montagne del Rif, a nord del Paese, nell’ambito di un mercato globale legale in crescita, come quello della cannabis. Lo riporta, tra gli altri, anche l’agenzia Reuters, che specifica come le coltivazioni dovranno essere autorizzate e assicurate, dovranno dare garanzie di legalità e provvedere alla creazione di cooperative per impiegare i dipendenti, tutti maggiorenni e di nazionalità marocchina.
Tra gli obiettivi, anche quello di far uscire allo scoperto le numerose aziende che già operano nel settore, ma nella totale illegalità, alimentando il traffico di droghe sia interno sia destinato all’Europa. Il disegno di legge, scrive ancora Reuters, dovrebbe essere approvato la prossima settimana.