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Cosa succede in Thailandia sulla legalizzazione?

Negli ultimi anni, la Thailandia ha mostrato un'evoluzione significativa nelle sue politiche pubbliche sulla cannabis diventando probabilmente una delle nazioni più incostanti in questo...
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La rassegna stampa del Lunedì

La rassegna stampa del Lunedì aprirà d’ora in poi la settimana, con le notizie più rilevanti e curiose sul mondo della cannabis e del green più in generale, dei movimenti politici e dei cambiamenti in corso nel nostro paese, in Europa e nel mondo.

In questi giorni la vicenda che ha tenuto maggiormente banco è stata quella relativa all’incidente di Casal Palocco: gli ingredienti intorno a questa vicenda sono anzitutto dolorosi e tragici per la perdita della vita di un bambino di 5 anni, diventano poi assurdi e contestabili per l’assoluta assenza di senso della cosiddetta ‘challenge’ che questi ragazzi proponevano. 50 ore in auto, su un Lamborghini. Il dibattito, soprattutto a destra, si è concentrato però su un fatto: dopo le analisi si è scoperto che il 20enne alla guida era positivo alla cannabis. Ma positivo cosa significa? Era sotto l’effetto o l’assunzione è avvenuta mesi prima? Sappiamo infatti che le tracce di questa sostanza rimangono nel nostro corpo per lunghi mesi. Insomma: per l’ennesima volta un incidente dovuto a motivi opposti rispetto al consumo di sostanze, fa si che venga presa di mira la cannabis. A Tgcom24 è il solito Giovanardi a dire che servono “misure urgenti per evitare tragedie causate da cannabis“; un’affermazione inaccettabile anche alla luce dei nuovi dati che ci arrivano dai paesi che hanno legalizzato la cannabis, dove non è avvenuto alcun aumento degli incidenti stradali.

Mentre Giovanardi non perde occasione per dire la cosa sbagliata sull’argomento sbagliato, in Europa Spiegel ci fa sapere che un’azienda sassone è pronta ad investire nella cannabis ricreativa qualora in Germania passasse la legalizzazione della cannabis. L’azienda in questione è di Dresda, e fino ad ora ha prodotto solamente per scopi medici. Allo stesso tempo nell’Irlanda del Nord è partita la Citizen Assembly sul ‘consumo di sostanze stupefacenti’, coordinato da Paul Reid, che sta rendendo disponibile ogni tipologia di rapporto, compresa la letteratura scientifica, per far si che l’assemblea abbia un elevato grado di consapevolezza ed informazione da parte di chi vi partecipa. I paesi europei quindi stanno trattando seriamente questo tema senza pregiudizi, considerando sia la legalizzazione della cannabis sia la riduzione del danno.

In Sud America dopo i passi avanti della Colombia che sta arrivando all’ultimo dibattito per la legalizzazione della cannabis, abbiamo anche i movimenti Brasiliani che ieri hanno riempito le piazze di San Paolo. La manifestazione aveva al centro uno slogan che recita “L’antiproibizionismo per una questione di classe”, secondo l’analisi per cui le politiche di proibizione ad ora hanno avuto un impatto sproporzionato sui poveri, sulle classi svantaggiate e sui neri. La marcia si è svolta a pochi giorni dalla sessione della Corte Federale Suprema, prevista per il 21 giugno, che potrà stabilire la depenalizzazione dell’uso e del possesso per uso personale.

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