L’ultima settimana di Giugno ci lascia con meno confusione rispetto alle politiche che vuole portare avanti questo governo, che vive di paradossi e tesi poco approfondite, che rende politica la retorica senza però chiedersi se ci siano strategie diverse da implementare: il caso evidente l’abbiamo avuto davanti ai nostri occhi ad inizio settimana, quando il governo ha organizzato un Convegno ‘contro le droghe’ nella Giornata Internazionale contro l’abuso e il traffico di stupefacenti. Hanno iniziato storpiando il nome, hanno continuato elogiando le comunità chiuse, fino a quando Antonella Soldo di Meglio Legale non ha interrotto il discorso di Giorgia Meloni alzando un cartello: “Se non ci pensa lo Stato ci pensa la mafia“.
I giornali di destra e sinistra si sono scatenati, alcuni rilevando la difficoltà di Giorgia Meloni che era visibilmente infastidita e senza armi culturali di difesa rispetto a questo tema, altri giornali quelli maggiormente vicini alla premier hanno elogiato le politiche del governo, dicendo che la sinistra vuole drogare la popolazione. Come spesso capita quello che si legge sui giornali schierati crea uno spartiacque, ma non approfondisce alcun tipo di questione. Prima del convegno in una delle sale della Camera dei Deputati si è svolta la presentazione del Libro Bianco sulle Droghe che è arrivato alla sua quattordicesima edizione, e fa emergere dei dati interessanti che evidentemente la destra governativa non vuole vedere.
Mentre in Italia pensiamo ancora che il tema delle sostanze sia eludibile dicendo semplicemente che ‘fanno male’ e che ‘si riceveranno gravi sanzioni se le s utilizza’, in Lussemburgo hanno legalizzato la cannabis per uso personale. La legalizzazione riguarda il possesso di tre grammi e sarà possibile la coltivazione di cannabis, il Lussemburgo in questo modo diventa il secondo paese europeo dopo Malta ad affrontare la legalizzazione. Sono severe le sanzioni per chi fuoriesce dai range previsti dalla legge.