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HomeCannabisTorna Indica Sativa Trade, da sette anni sulla cresta dell'onda

Torna Indica Sativa Trade, da sette anni sulla cresta dell’onda

E’ stata la prima Fiera di settore in Italia che ha fatto conoscere al grande pubblico il variegato mondo della canapa e suoi molteplici impieghi. Fra novità e innovazione, ogni anno torna a Bologna ospitando i più importanti produttori e operatori professionali e il grande, sempre crescente, successo di pubblico testimonia il rinnovato interesse. Ne abbiamo parlato con gli organizzatori che si preparano all’edizione del 2019, dal 12 al 14 aprile all’Unipol Arena.

7 anni fa nasceva Indica Sativa la prima fiera sulla canapa in Italia. Tanta acqua è passata sotto i ponti e tanta ancora ne dovrà passare per riuscire a parlare serenamente di canapa e cannabis nel nostro Paese: qual è il cambiamento che vi ha colpito di più in questi anni?

I cambiamenti sono stati molti e hanno riguardato numerosi aspetti: i numeri della prima edizione non sono neppure lontanamente paragonabili  a quelli di oggi, ed è cambiata molto la composizione del pubblico per merito di un fenomeno di progressiva normalizzazione della Canapa. Tuttavia, il punto di rottura dell’equilibrio precedente è senz’altro stato l’ingresso nel mercato della Canapa Legale, fase che ci ha visto protagonisti (il primo prodotto italiano è stato presentato nel 2017 proprio a IndicaSativa). Da quel momento il mercato è diventato enormemente più importante e ha coinvolto migliaia di imprenditori, spesso provenienti da esperienze diverse, interessarsi di questo mondo.

Bologna e tutta l’Emilia Romagna sono un territorio dove la coltivazione di canapa era una certezza, poi sono nati i pregiudizi e la demonizzazione, oggi che clima vedete intorno a questa pianta?

Abbiamo avuto esperienze contrastanti, probabilmente determinate da situazioni di carattere locale o da cambi di “vento politico” nazionale. In generale l’accoglienza è estremamente positiva e interessata, ma non mancano casi in cui singoli soggetti cercano di isolare chi si interessa a questa pianta, spesso non accettando neppure di aprire una discussione. Il miglioramento, comunque, in questi anni è stato molto netto, tanto che oggi sono numerose le iniziative legislative – per ora infruttuose – volte a formalizzare una legalizzazione della Canapa, e provenienti dalla maggior parte dei partiti.

Lo scorso anno il boom della canapa light, quest’anno un governo ostile che non sembra avere a cuore lo sviluppo di questo settore, che Fiera dobbiamo aspettarci di vedere?

La fiera a cui ci siamo sempre dedicati: un ambiente sano e adatto a tutti, anche alle famiglie, in cui chi non è un esperto del settore potrà godere della sorpresa di trovare un numero davvero alto di impieghi diversi dal ludico (dalla zootecnia all’edilizia, dalla cosmesi al tessile, dall’aromatizzazione alimentare fino alla terapia medica). Quanto all’atteggiamento del governo noi restiamo fiduciosi: il mercato, a nostro avviso, ha raggiunto un punto di non ritorno. Un’eventuale inversione di tendenza avrebbe ripercussioni gravissime sul tessuto economico italiano, è un’opzione ormai non più praticabile, e al di là di qualche dichiarazione bellicosa, volta a rassicurare l’elettorato più conservatore, non crediamo possa davvero affermarsi una nuova era di assurda repressione.

Quali sono le novità a cui tenete di più? E quali ‘vecchie abitudini’ ritroveremo?

Stiamo lavorando moltissimo per potenziare uno dei fattori di maggior interesse dello scorso anno, e cioè la fase di formazione. Come in tutti i settori in forte espansione che catalizzano l’interesse di nuovi imprenditori e professionisti c’è una necessità fortissima, addirittura una vera e propria fame di conoscenza. Stiamo quindi lavorando per alzare il livello della nostra offerta, proponendo incontri e seminari con esperti di fama nazionale e internazionale, in una fiera che non è solo occasione commerciale ma anche studio e ricerca. Non mancheranno poi le classiche occasioni di intrattenimento nella nostra area relax e tutto ciò che di ludico fa da corollario alla fiera.

Come sarà strutturata la fiera?

La novità più grande è la distribuzione su due piani degli stand, che sono aumentati ancora di numero (+30% solo dallo scorso anno, già record) e di superficie. Sarà senza dubbio la più grande fiera espositiva e commerciale della nostra storia e ne siamo davvero molto fieri.

Tenete molto all’aspetto internazionale della fiera: chi sono le aziende che verranno dall’estero e quali mercati vedete più in espansione? 

Molti degli espositori provengono dall’estero con predominanza di spagnoli e olandesi ma anche diverse aziende provenienti da Repubblica Ceca, Slovenia, Svizzera… e da oltre oceano. Ad esporre le più importanti ditte del settore e quest’anno abbiamo il piacere di avere tra i nostri sponsor (oltre che espositori) due dei più prestigiosi marchi di questo marcato: Barney’s Farm e Canna. Sicuramente i nuovi mercati americani unitamente all’esplosione del fenomeno Canada rappresentano una nuova interessante frontiera per gli operatori interazionali del “cannabusiness” ma l’incremento di espositori e le sponsorizzazioni accordateci delle principali ditte del settore stanno a testimoniare che l’Italia continua ad essere un mercato in crescita.

Per tutte le info visitate il sito www.indicasativatrade.com

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