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Dalla canapa alla carta

Giornata al Museo Par Ieri di Stenico per il laboratorio “Dalla canapa alla carta". Tre ore sono volate veloci tra forbici, fibra, bacinelle di acqua setacci e asciugamani; ognuno ha realizzato uno o più fogli

Canapa, cultura della vita

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Estratto dal Diario sulla canapa 2025

Una settimana fa ero al mercatino di Piazzola sul Brenta. Alcune persone hanno notato sul banchetto il libro, Canapa cultura della vita, e abbiamo iniziato a parlare. Un signore mi ha raccontato che sia lui che la moglie prendono ogni giorno l’olio di semi di canapa e grazie a questo, il colesterolo di entrambi si è ridotto molto tornando a livelli normali.

Lo ritiene un toccasana. L’uomo poi mi si è avvicinato, ha detto di essere piuttosto conosciuto, e ha aggiunto che ha anche una tisana di foglie ma ancora non l’ha bevuta. Compera il libro e ci salutiamo.

Poco dopo una signora, mentre sfoglia il libro, mi dice di far parte di un’associazione che si occupa di antichi mestieri, aggiunge che lei fila la lana e vorrebbe iniziare a filare la canapa. “Mia nonna realizzava l’intero processo, dalla semina nei campi alla tessitura con il piccolo telaio; mi ha lasciato delle lenzuola che, poiché il telaio non era molto largo, sono cucite nel mezzo per ottenere un lenzuolo matrimoniale”.

10 gennaio

Ieri con la classe elementare di Stenico, con cui stiamo realizzando un laboratorio per fare la carta partendo dagli steli della pianta di canapa, abbiamo visitato il Museo Par Ieri. In particolare la sala della tessitura con il telaio di legno e gli attrezzi per la lavorazione della canapa: gramola, pettine, roca, fuso, aspi, guindol. Marco ci ha fatto da Cicerone spiegando ai bambini tutte le fasi di lavorazione della canapa, a partire dal fusto della pianta fino ad ottenere il prezioso tessuto. Ha anche dimostrato praticamente l’utilizzo del telaio aggiungendo due fili alla trama.

La stessa sera ho incontrato un vicino di casa e abbiamo parlato un pò; ad un certo punto mi sono sentito raccontargli della sala del telaio dove siamo stati in gita con i piccoli e le piccole della scuola elementare. “Io sono stato concepito li e dormivo in quella stanza, proprio in quella dove oggi c’è il telaio; c’era il letto matrimoniale e vicino il mio lettino”

L’ho guardato, perplesso della coincidenza. Lui ha continuato: “Ho dovuto vendere quando è mancato papà, ho venduto al comune che poi ci ha fatto il museo.”

La canapa, la cultura, il museo che diventa territorio, le relazioni, gli  incontri, le manifestazioni, un luogo di libertà!

17 gennaio

Ieri sera Wu Ming ha presentato il suo ultimo libro “Gli uomini pesce” al centro sociale Bruno. Molto bravo a comunicare il suo pensiero, chiaro e semplice nel parlare! Ha coinvolto il pubblico facendolo interessare alla storia del Delta del Po, dove l’autore è nato.

Alla fine l’autore ha firmato i libri utilizzando un pennino che immergeva nell’inchiostro, personalizzandoli poi con un timbro. Gli ho donato una copia del libro Canapa cultura della vita e guardandolo mi ha detto: “Anche dalle mie parti si coltivava!”.

Come dappertutto, era la fibra tessile usata per realizzare ciò di cui le famiglie avevano bisogno, era presente nei campi di tutta Italia.

Spero che legga il libro e mi chiami per scrivere insieme su questa antica pianta amica.

21 gennaio

Ero a Pinzolo e ho nominato ad una signora del posto la mia ricerca sulla canapa. Lei mi ha portato alla finestra e mi ha indicato un pendio terrazzato dall’altra parte della strada, dopo la chiesa, dicendomi che là era tutta canapa, che si ricorda i campi e la mamma filare. A Pinzolo c’era la canapa! 

30 gennaio

Ieri mentre pedalavo sopra Brusino ho incontrato un uomo che passeggiava; era anziano e ho chiesto se si ricordava della presenza delle masere sopra Vigo. Non si ricordava: gli ho chiesto allora quale tessuto usasse quando era piccolo, di cosa fossero fatti i pantaloni e le lenzuola. “C’era la tela russa,  era quella che costava di meno, era ruvida e di colore grigio e con quella si facevano pantaloni e giacche”. La tela russa potrebbe essere la canapa, cos’altro?

Febbraio 5

Alla scuola di Andalo oggi facciamo il corso sulla canapa; è la stessa classe con cui l’anno scorso abbiamo realizzato un erbario. Appena entrato ho sentito un bambino dire al suo compagno: “Oggi facciamo il corso sulla marjuana”. 

Gli ho chiesto cosa avesse detto ma non ha ripetuto la frase e ho iniziato a parlare di canapa.

Pianta antica, amica della nostra specie da millenni: utilizzata per realizzare corde, vestiti, tele, come medicina e come cibo, per realizzare la carta e alcune costruzioni, ponti, case.

Ho elencato molti dei suoi possibili utilizzi, dimenticandone altri: oggi utilizzata nella cosmesi, nell’edilizia, nell’isolamento, per depurare terreni contaminati… Abbiamo tolto la fibra ad alcuni fusti: ne avevo portati alcuni verdi e bagnati, altri secchi e asciutti.

Abbiamo sentito la forza di questa fibra, tirandola dalle estremità senza che si rompesse; ho raccontato della sua durevolezza e della sua caratteristica di migliorare con l’utilizzo. Abbiamo riflettuto e fatto ipotesi su come si potesse fare della carta, come poterla realizzare in classe avendo a disposizione i fusti ricchi di fibra!

Febbraio 20

Secondo incontro alla scuola elementare di Andalo.

Oggi, mentre la classe preparava la fibra di canapa per fare i fogli, staccandola dai fusti macerati, alcuni bambini hanno letto la loro ricerca antropologica. 

Avevo lasciato loro alcune domande da fare a casa, per scoprire se la canapa era coltivata ad Andalo e se c’erano le masere in Paese. 

Sono stati eccezionali, hanno portato testimonianze di zie, di anziani e di nonni che ricordavano la presenza e la lavorazione sul territorio.

Alcune ricerche le voglio usare per la prossima pubblicazione, Canapa bene comune.

Poi abbiamo frullato la fibra e aggiunta ad una bacinella di acqua; così abbiamo realizzato i fogli di carta con i setacci artigianali

Ogni bambina e ogni bambino ha fatto il proprio foglio di canapa.

Alcuni hanno provato a scriverci sopra, altri lo hanno disegnato e colorato!

Febbraio 27

Ho ascoltato un podcast sulla canapa: quello di un’azienda di Parma che realizza abbigliamento in canapa, riprendendo la tradizione locale dell’utilizzo di questa fibra. Anche a Parma si coltivava la canapa!!!

Mi viene in mente di aver letto da qualche parte che anche al Palio di Siena la canapa è presente, ritrovo la notizia sul sito del Palio.

Il canape è la corda tesa per far partire i cavalli, è fatto solamente di canapa.

Anche a Siena si coltivava la canapa!!!

 

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