spot_img

Ultimi articoli

― Advertisement ―

spot_img
HomeIn evidenzaGermania, marcia indietro sulla cannabis? I tedeschi dicono no alla revoca della...

Germania, marcia indietro sulla cannabis? I tedeschi dicono no alla revoca della legge

La maggioranza degli adulti in Germania è contraria a revocare la parziale legalizzazione della cannabis, in vigore dall’aprile 2024. È quanto emerge da un recente sondaggio realizzato dall’istituto Forsa per conto della Kaufmännische Krankenkasse (KKH). Secondo la ricerca, condotta online dal 12 al 18 febbraio 2025 su un campione rappresentativo di 1012 persone tra i 18 e i 70 anni, ben il 55% degli intervistati si è espresso contro l’abolizione della legge, mentre il 36% vorrebbe una revoca.

La normativa, introdotta dalla coalizione di governo SPD-Verdi-FDP, permette agli adulti di coltivare fino a tre piante di cannabis in abitazioni private e di detenere fino a 50 grammi della sostanza. Inoltre, autorizza associazioni non commerciali, con licenza, a coltivare cannabis per uso collettivo.

Nonostante il sostegno popolare, la legge ha sollevato aspre critiche da parte dell’opposizione CDU/CSU, che dopo le elezioni federali sarà con ogni probabilità alla guida del nuovo governo. Tino Sorge, portavoce della politica sanitaria dell’Unione, l’ha definita «una pericolosa strada sbagliata da revocare immediatamente». Sorge ha citato studi canadesi che riportano un incremento di casi di psicosi dopo la legalizzazione della cannabis. Günter Krings, esperto di questioni giuridiche della CDU, ha dichiarato che l’Unione intende «fermare gli effetti negativi della legalizzazione, combattere la criminalità legata alle droghe e rafforzare il sistema di tutela dei giovani».

La divisione tra sostenitori e critici della legge emerge chiaramente in base alle fasce di età: tra i giovani dai 18 ai 34 anni ben il 75% si oppone a una possibile abrogazione. In questa stessa fascia demografica, il 53% considera la cannabis una droga innocua che può aiutare in diverse condizioni di salute. Complessivamente, però, il 73% del campione totale ritiene che l’uso di droghe, cannabis inclusa, sia dannoso per la salute. Quasi la metà (49%) vede la cannabis come una potenziale droga di passaggio verso sostanze più pericolose, mentre il 60% spera che la legalizzazione possa aiutare a ridurre il mercato nero e il consumo di cannabis adulterata.

La dottoressa Aileen Könitz, esperta di psichiatria, ha sottolineato come la cannabis possa rappresentare un pericolo soprattutto per i giovani: «Le evidenze indicano che il consumo giovanile di cannabis aumenta il rischio di disturbi psicotici più di quanto precedentemente creduto. Bisogna quindi investire in prevenzione e informazione nelle scuole e tra le famiglie».

Justin Onyechi, del team di prevenzione della Kaufmännische Krankenkasse (KKH), ha aggiunto che, indipendentemente dal futuro della legge, l’obiettivo prioritario deve restare la sensibilizzazione sui rischi della cannabis tra i giovani.

La questione rimane aperta: il 59% degli intervistati ritiene infatti che la scelta sul consumo di cannabis dovrebbe restare personale, facendo emergere il delicato equilibrio tra libertà individuale e tutela della salute pubblica.

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_img