Un nuovo studio pubblicato dall’American Medical Association (AMA) apre interessanti prospettive sull’uso terapeutico della cannabis e delle sostanze psichedeliche nel trattamento dei disturbi alimentari. Secondo la ricerca, pubblicata sul JAMA Network Open, cannabis, psilocibina e LSD sono state tra le sostanze più efficaci nel ridurre i sintomi associati a questi disturbi, secondo le testimonianze di oltre 6.600 partecipanti.
🧠 Psichedelici e cannabis meglio degli antidepressivi
Il dato più sorprendente emerso dallo studio è che, in termini di efficacia percepita nel trattamento dei disturbi alimentari, cannabis e psichedelici hanno superato anche i farmaci psicotropi comunemente prescritti. Sebbene gli antidepressivi siano stati valutati positivamente per la salute mentale generale, non hanno mostrato gli stessi benefici sui sintomi specifici dei disturbi alimentari.
🔍 Lo studio in numeri
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6.612 partecipanti hanno risposto a domande sull’uso di sostanze e i sintomi ED (eating disorders).
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Le sostanze analizzate includevano cannabis, psichedelici, ketamina, MDMA, antidepressivi, alcol, nicotina, caffeina, stimolanti e oppioidi.
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Solo un piccolo gruppo di sostanze, in particolare psilocibina, cannabis e LSD, ha mostrato effetti benefici.
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Cannabis è risultata la sostanza più popolare per l’autotrattamento dei disturbi alimentari.
🍽️ Cannabis e disturbi come l’anoressia: un nuovo approccio?
Secondo i ricercatori, una possibile spiegazione dell’efficacia della cannabis nei disturbi alimentari — specialmente quelli “food-aversivi” come l’anoressia nervosa — risiederebbe nella sua capacità di aumentare il piacere associato al cibo. In altre parole, la cannabis potrebbe aiutare a ripristinare il senso di gratificazione legato all’alimentazione, un meccanismo spesso compromesso nei pazienti anoressici.
Una ricerca correlata pubblicata lo scorso anno ha analizzato come la cannabis stimoli il cervello durante la cosiddetta “fame chimica”, fornendo basi neurobiologiche per lo sviluppo di terapie mirate a disturbi come anoressia e obesità.
👨⚕️ Prospettive future: verso la medicina psichedelica?
Il team dietro lo studio proviene da prestigiose istituzioni accademiche come l’Università di Sydney e il King’s College London. Gli autori sottolineano l’importanza di ulteriori studi clinici per approfondire queste evidenze, soprattutto considerando che sono già in corso trial clinici con psilocibina per l’anoressia nervosa.
In particolare, i risultati mostrano che psichedelici classici come LSD e psilocibina sembrano avere caratteristiche uniche rispetto a sostanze come MDMA o ketamina, che non hanno ottenuto gli stessi riscontri positivi.
Questo studio rappresenta un importante passo avanti nella comprensione del potenziale terapeutico della cannabis e degli psichedelici per i disturbi alimentari. Sebbene siano necessarie ulteriori conferme cliniche, i risultati suggeriscono che la medicina psichedelica e cannabinoide potrebbe rivoluzionare il trattamento di condizioni finora difficili da gestire con i farmaci tradizionali.