Un romanzo che ripercorre tutta la storia della cannabis nelle sue fittimissime trame, ormai, purtroppo, dimenticate? Ci ha pensato Steven Weaponrise, meglio conosciuto come Stefano Armanasco (Presidente dell’Associazione NoProfit FreeWeed,) a cominciare una sorta di operazione verità. La trama è intricata e non banale: un detective, Joe Fillon, si metterà sulle tracce del primo grande scandalo petrolifero della storia moderna, finendo in una spirale di intrighi e manipolazioni che lo porterà a svelare una assurda mistificazione culturale perpetrata ai danni dell’umanità per l’interesse di pochi.
Un romanzo, un poliziesco, un libro storico: tanti spunti letterali diversi per raccontare una storia vera, quella della mistificazione culturale ai danni della canapa. Come si può sintetizzare Manhattan Diesel?
La storia è narrata seguendo le orme di un thriller romanzesco, anche se direi che si discosta decisamente dalle classiche trame di un poliziesco, pur essendo il protagonista un detective, ma sicuramente non convenzionale. L’intento è quello di trascinare il lettore all’interno di una vicenda precisa, ben definita nel tempo e nello spazio, dove le parole ed i fatti si evolvono insieme al coinvolgimento del protagonista nella sua indagine. Manhattan Diesel è fondamentalmente un romanzo di indagine.
Come ti è venuta l’idea? Era una necessità di fare chiarezza o più una voglia di far conoscere questa storia?
L’idea è arrivata sentendo e leggendo sempre le stesse versioni “opache e poco approfondite” sulla grande storia della cannabis e della sua proibizione. Ogni particolare è sempre stato raccontato superficialmente, senza mai entrare nel dettaglio, quasi come se le vicende non fossero mai accadute realmente o non fossero state decisive, tutte insieme correlate, nel mistificare agli occhi di tutti la pianta fulcro dello sviluppo di tutte le culture sociali. E soprattutto come se non fossero state svolte da uomini, come noi. Mortali e fallibili. Come anche il detective Joe Fillon. Dunque quale situazione migliore di un Romanzo per raccontare, trasmettendo la voce e le emozioni di chi, insieme a noi, scopre dettagli nascosti ed incredibili, la vera storia della cannabis?
Il romanzo è ambientato in America è da lì che spesso partono le mode o in generale le influenze mondiali. E’ da lì che oggi sembra ripartire un timido dibattito sulla legalizzazione. Il passato lo conosciamo e per il futuro cosa ti aspetti?
L’America è stata la culla della proibizione ma non la culla della cannabis e soprattutto non sempre la culla della rinascita culturale. Quella è parte dell’essere umano, a prescindere dalla condizione sociale in cui nasce o vive. Sicuramente ora il futuro della cannabis sorride più in America che in altri luoghi, ma la rivoluzione non deve necessariamente essere imposta da sistemi economici o sistemi medici, altrimenti si ricade negli stessi errori del passato, che però non tutti purtroppo conoscono. Mi auguro che il mio Romanzo possa servire a stimolare l’approfondimento di molte tematiche sociali e culturali che ci toccano da vicino anche oggi.
Il romanzo è firmato con un pseudonimo, perché? E quale rapporto hai tu con la canapa?
La firma è Steven Weaponrise perché reputo divertente uno pseudonimo americano per raccontare una storia di leggende e mistificazioni basate sull’inganno della parola e della propaganda. Dunque perché non giocare anche un po’ con il mio nome? Ovviamente nessun problema ad espormi, il Romanzo di fatto è chiaro che sia edito dalla mia persona. Io ovviamente adoro la cannabis e lotterò sempre per la sua libertà totale insieme all’Associazione NoProfit FreeWeed di cui sono orgoglioso Presidente ed alla quale devolverò il 10% del ricavato dalla vendita del Romanzo. Inoltre ovviamente come tutti i Romanzi, la storia viene raccontata con riferimenti casuali a persone e fatti realmente accaduti, ovviamente romanzati dall’autore. Insomma, rimane pur sempre una storia di fantasia. Tra l’altro che sia tutto inventato è quello che molti ripetono continuamente da quasi cento anni; come possiamo non credergli?