Negli ultimi anni numerosi studi hanno messo in evidenza come il consumo di cannabis da parte degli adolescenti sia diminuito negli Stati che hanno legalizzato la cannabis. L’ultima ricerca, in ordine temporale, è stata pubblicata dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie.
Secondo il nuovo rapporto, dal titolo “Trends in Adolescent Treatment Admissions for Marijuana in the United States, 2008-2017”, il numero di adolescenti ammessi a programmi di trattamento della marijuana è diminuito in modo significativo negli ultimi dieci anni. Al punto da far ammettere anche al governo federale come il consumo di cannabis da parte degli adolescenti e i problemi di dipendenza siano in calo negli Stati in cui la cannabis è stata legalizzata.
L’autore dello studio è un professore alla Temple University, Jeremy Mennis, che ha analizzato i dati per gli adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni ammessi in strutture pubbliche per il trattamento dell’abuso di sostanze, principalmente per l’uso di cannabis.
Lo studio riporta in pratica le ammissioni di adolescenti all’uso dell’erba, che durante il periodo analizzato sono diminuite in quasi tutti gli stati. Il numero medio di ammissioni per problemi di dipendenza da cannabis pare sia sceso da 60 per 10.000 adolescenti nel 2008 a 31 per 10.000 nel 2017.
L’analisi non offre una spiegazione effettiva dei motivi che hanno portato a questa riduzione, e lo stesso autore Mennis ha suggerito come altri studi recenti potranno offrire spiegazioni più concrete in questo senso.
Ma cosa è certa, di là delle spiegazioni sociologiche: le motivazioni proibizioniste, secondo cui la legalizzazione della cannabis aumenterebbe l’uso di cannabis negli adolescenti, continuano a perdere consistenza, giorno dopo giorno.