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La cannabis riuscirà a resistere ai cambiamenti climatici?

La resistenza della cannabis ai cambiamenti climatici dipende da diversi fattori, tra cui l’aumento delle temperature, la siccità, le inondazioni e la variazione dei cicli stagionali. Vediamo come il cambiamento climatico può influenzare questa pianta:

1. Maggiore Resistenza della Cannabis

La cannabis è una pianta adattabile, con una grande capacità di crescita in diversi ambienti, il che le permette di resistere a certe variazioni climatiche. In particolare:

  • Alta tolleranza alla siccità: Alcune varietà, soprattutto le sativa, sono più resistenti a condizioni aride.
  • Capacità di crescita rapida: Il ciclo vitale veloce della cannabis le consente di adattarsi rapidamente ai cambiamenti climatici.
  • Tolleranza alle alte temperature: Alcuni ceppi sono resistenti al calore e possono continuare a crescere anche con temperature elevate.

2. Problemi e Rischi del Cambiamento Climatico

Nonostante la sua adattabilità, la cannabis può soffrire diversi problemi:

  • Siccità estrema: Se l’acqua scarseggia in modo prolungato, la pianta può subire stress idrico che ne riduce la resa e la qualità.
  • Aumento di parassiti e malattie: Temperature più alte favoriscono la proliferazione di insetti e funghi, come il ragnetto rosso e la botrite.
  • Cambiamenti nei cicli di fioritura: La cannabis fotoperiodica potrebbe avere problemi con cicli stagionali irregolari, influenzando il momento della fioritura e riducendo la resa.
  • Inondazioni e umidità eccessiva: L’aumento di eventi climatici estremi, come piogge abbondanti, può portare alla muffa e alla marcescenza delle radici.

3. Soluzioni per la Coltivazione

Per affrontare il cambiamento climatico, i coltivatori possono adottare strategie come:

  • Uso di varietà resistenti: Scegliere genetiche tolleranti alla siccità o al caldo estremo, come le varietà di origine africana o medio-orientale.
  • Tecniche di irrigazione efficienti: Come il drip irrigation (irrigazione a goccia) per ridurre lo spreco d’acqua.
  • Coltivazione indoor o in serra: Per controllare temperatura, umidità e luce.
  • Uso di terreni drenanti e sistemi antifungini: Per prevenire problemi legati all’umidità.

Conclusione

La cannabis ha una buona resistenza ai cambiamenti climatici, ma eventi estremi possono influenzarne la resa e la qualità. La scelta delle giuste varietà e l’uso di tecniche agronomiche avanzate possono garantire la sua sopravvivenza anche in condizioni più difficili.

 

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