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Margherita, la regina dei prati (con ricette)

Margherita, la regina dei prati

Nome scientifico: Bellis perennis

famiglia: Asteraceae

nomi comuni: pratolina, margherita, margheritina.

Cenni botanici

La margherita, emblema della primavera, è presente in tutti i campi e prati di città fin dall’inizio della bella stagione. Si tratta di una piantina altamente infestante che coi suoi fiori abbellisce i prati insieme a quelli di tarassaco e trifoglio, fornendo anche cibo prezioso per le api, il suo ambiente prediletto è qualsiasi distesa erbosa, ancor meglio se ben curata.

Il suo fusto è piuttosto esile e può raggiungere anche i 20cm di altezza, anche se generalmente non supera i 10cm; è ricoperto da una sottile e morbidissima peluria ed è atto a reggere il delicato fiore.

Questo è molto complesso, nel senso che il suo disco giallo centrale che lo caratterizza è formato da moltissimi fiorellini ermafroditi che ne garantiscono la riproduzione con successo. I petali sono di un bianco candido al di sopra del del fiore, mentre al di sotto, dalla corolla in su, presentano delle leggere sfumature che vanno dal rosa al violetto. Il comportamento delle margherite è molto interessante poiché all’alba, quando percepiscono la prima luce del sole, si distendono completamente mentre al calar della sera si richiudono su se stesse per prepararsi alla notte; sono inoltre molto sensibili agli innalzamenti di umidità relativa nell’aria, reagendo chiudendosi a riccio per proteggersi dall’eventuale pioggia. Per tale motivo la

Margherita - Margheritina
Margheritina

margherita può definirsi una pianta eliotrofica: proprio come il girasole sta bene quando splende il sole…

Fiorisce da febbraio ad ottobre inoltrato nei climi più miti, in quelli temperati–freddi la si può trovare fiorita da marzo a settembre, la sua piantina può resistere anche alle temperature più gelide (fino a –17°) per poi rinvigorirsi a primavera.

Curiosità

Il nome comune inglese della margherita “daisy” deriva dalla forma non contratta “day’s eye“, letteralmente occhio del giorno: molto poeticamente si riferisce al comportamento dei fiori alle prime luci dell’alba. Il nome scientifico “bellis“, deriva invece dal latino “bellus“, che significa grazioso – da non confondere con “bellum”, guerra – da cui il fatto che rappresenti in qualche modo la delicatezza e non solamente l’arrivo della bella stagione. Nel medioevo la margherita era usata per la preparazione di filtri d’amore o per verificare il destino di una coppia di amanti ed è proprio da questa pratica che deriva il famosissimo “m’ama, non m’ama” che gran parte dei bambini hanno pronunciato strappandone i petali. Non per altro in Scozia viene chiamata “Bairwort”, l’erba dei

Margherita - Pratoline
Pratoline

bambini perché essi amano particolarmente giocare coi suoi fiori. Invece i tedeschi, macabramente, chiamano la pratolina fiorellino di Maria, “Marieblümchen”, non è chiaro a quale Maria faccia cenno la leggenda che vuole che questa poveretta si fosse punta un dito mentre cuciva e col sangue macchiò irreversibilmente delle margherite che da quel momento in poi non furono più bianche ma rosa–violette. Per i popoli scandinavi è da sempre considerato un fiore sacro ad Ostara, la Vesta dei romani, dea della vita e della primavera, e rappresenta l’inizio di un nuovo ciclo vitale dopo il rigido blocco posto dall’inverno. In Francia, alla corte di Margherita d’Angiò, fu proposta come simbolo reale e da quel momento affiancò il giglio.

Coltivazione

I semi di Bellis perennis sono facilmente reperibili presso ogni vivaio che tenga anche fiori ornamentali e viene venduta sia singolarmente sia insieme ad altri semi come miscuglio per prati.

Si adatta anche a terreni poveri e non necessita di molta acqua. In balcone basta miscelare del terriccio/torba con della sabbia per garantire il drenaggio ed innaffiare ogni tanto.

Raccolta

Margherita - Foglie Bellis perennis
Foglie Bellis perennis

Si può raccogliere tutta la piantina estirpando con un coltello l’intera rosetta di foglie. Per la raccolta di queste ultime è preferibile che avvenga prima della fioritura. I fiori devono essere raccolti necessariamente durante il giorno mentre sono aperti e vanno consumati entro 24 ore, meglio comunque il prima possibile. I boccioli dei fiori ancora chiusi sono invece ottimi sottaceto.

Proprietà

La margherita, erboristicamente parlando, è considerata depurativa tanto quanto tarassaco e cicoria, la sua efficacia è indiscussa soprattutto se unita a queste due piante. È quindi utile per eliminare le tossine accumulate dal nostro fisico durante il periodo invernale, fungendo da tonico. I suoi principi attivi principali sono tannini, resine, cere e molti oli essenziali che, coadiuvando tra loro, stimolano la diuresi e la stipsi intestinale, insieme ad un aumento della sudorazione, il che non lascia dubbi riguardo al suo potere disintossicante. Si rivela quindi un’ottima pianta per affrontare al meglio il cambio di stagione, a maggior ragione perché aiuta anche ad alleviare i fastidi della tosse e a sciogliere il catarro. Viene infatti adoperata anche dalla medicina omeopatica anche se sottoforma d’infuso della nonna, che prevede l’utilizzo di fiori freschi in acqua bollente, come si fa con la camomilla, si rivela il migliore tra i rimedi e tra le bevande, soprattutto per i bambini.

I suoi fiori sono così depurativi perché molto ricchi di vitamina C. L’ideale sarebbe se si consumassero crudi per lasciare intatte tutte le proprietà: l’idea più saggia e sana è quella di usarli per arricchire insalate, raccolti preferibilmente in luoghi il più incontaminati possibile. Tuttavia reggono molto bene anche la cottura rivelandosi ideali in zuppe, involtini, frittate, biscotti, etc…basta solo liberare la fantasia! Il loro gusto è veramente delicato, per lo più dolciastro anche se possono presentare una leggera nota “di verde” come retrogusto che ricorda il sapore dell’erba.

Ricette

Crostini alle Pratoline

Ingredienti: 30g di pratoline, 80g di mascarpone, un cucchiaio di latte, succo di limone q.b., sale e pepe a piacere, pane casereccio di qualità a fette.

Margherita - Crostini con pratoline
Crostini con pratoline

Lavare le pratoline e lasciarne da parte alcune intere per decorare, tritare le altre.

In una ciotola unire il mascarpone col latte e alcune gocce di limone per poi montare il composto fino a renderlo spumoso. Aggiungere le pratoline tritate, salare e pepare a piacere. Fare abbrustolire il pane e guarnire i crostini con la crema ottenuta, ultimare decorando con le margherite intere.

Insalata con pratoline

Ingredienti: foglie tenere di tarassaco, lattuga, rucola, cicoria e pratoline in proporzioni variabili, olio, sale e limone.

Pulire bene le foglie di tarassaco e di cicoria, lavare lattuga e rucola e unire le margherite senza gambi, condire a piacere.

Zuppa di margherite

Ingredienti: 100g di capolini di margheritine dei prati o di petali, 1 porro, una grossa patata o due medie, 1/2L di brodo di verdura, pane casereccio, olio, sale e pepe a piacere.

Margherita - Zuppa di Margherite
Zuppa di Margherite

Tritare con la mezzaluna le margherite, lasciandone da parte alcune intere per decorare, fare bollire le patate sbucciate e tagliate a cubetti nel brodo. A cottura quasi ultimata aggiungere anche le margherite, magari tenendole su un colino in modo tale da non disperderle nel brodo e lasciarle in ammollo nell’acqua che bolle per circa 5 minuti. In una pentola a parte fare saltare il porro finemente tritato, aggiungere le patate lessate e schiacciate e coprire il tutto con il brodo, aggiungere anche le margherite e condire a piacere con sale, pepe e altro olio a crudo. Decorare con le margheritine intere. Usare il pane casereccio abbrustolito per ricavarne dei crostini da accompagnare alla zuppa.

Risotto alle margherite

Ingredienti: 200g tra margherite e petali, 320g di riso (per 4 persone), 1L di brodo vegetale, 1 bicchiere di vino bianco, 3 cucchiai di olio, una cipolla, una noce di burro (facoltativa), 3 cucchiai di parmigiano (facoltativi), sale e pepe q.b.

Margherita - Risotto alle margherite
Risotto alle margherite

In una pentola capiente, fare imbiondire la cipolla tritata finemente nell’olio, irrorare col vino bianco e lasciare evaporare, aggiungere il brodo caldo poco alla volta e, a metà cottura, circa 10 minuti, aggiungere le margherite tritate, precedentemente pulite con un canovaccio umido. Ultimare la cottura aggiungendo poco brodo alla volta ed infine mantecare con una noce di burro e il parmigiano (o semplicemente con dell’olio e/o del latte vegetale). Aggiustare di sale e di pepe e decorare con le margherite lasciate da parte…

Pratoline sott’aceto

Ingredienti: 250g di boccioli di margherite, 1/2L di acqua, 1/2 bicchiere di sale, 1/2 bicchiere di aceto di mele.

Pulire i boccioli eliminando gli steli e sciacquarli bene sotto l’acqua corrente. Trasferirli in una pentola ed aggiungere l’acqua e il sale. Fare macerare per 24 ore e, trascorso il tempo, sciacquare abbondantemente con acqua, tamponare bene i boccioli dopo averli fatti scolare e metterli in un vaso di vetro, ricoprendoli totalmente con l’aceto di mele. Tappare e conservare in dispensa per 2–3 settimane, dopo di che saranno pronti per poter essere consumati. Sono ottimi per condire insalate o per dare sapore ai sughi alla stregua dei capperi.

Pubblicato originalmente in BeLeaf 2, marzo 2017

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