La cannabis-mania ha contagiato proprio tutti. L’ultima ad “entrare nel vortice” parrebbe essere Coca-Cola. La notizia viene data da Bloomberg, che ha parlato di una trattativa in corso fra la storica società americana e il produttore di cannabis canadese ‘Aurora Cannabis’ per produrre bevande infuse con la marijuana. Un’ipotesi tuttavia non confermata del tutto dal marchio, che ieri ha deciso di rilasciare una nota per mettere un punto alle speculazioni che si sono rincorse durante tutta la giornata.
“Non abbiamo alcun interesse per la marijuana o la cannabis”, ha affermato la Coca-Cola, che spiega come “insieme a molti altri nel settore delle bevande, stiamo osservando da vicino la crescita del CBD non psicoattivo come ingrediente nelle bevande funzionali al benessere in tutto il mondo. Il mercato si sta evolvendo rapidamente”, spiega ancora l’azienda, ma “nessuna decisione è ancora stata presa“.
Dal canto suo, in una dichiarazione separata riportata fra gli altri dalla CNBC, l’Aurora Cannabis ha fatto sapere che non parlerà di iniziative di sviluppo del business fino a quando non saranno finalizzate, per poi aggiungere: “Aurora ha espresso specifico interesse nel mercato delle bevande infuse e intende entrare in quel mercato”.
Insomma ancora niente di ufficiale ma il mercato si sta muovendo perché l’interesse per la cannabis, ormai è assodato. Forse Coca Cola si sta facendo trovare pronta in vista del 17 ottobre, quando l’uso ricreativo della marijuana sarà legalizzato in Canada?
I precedenti
Constellation Brands, produttore di birra Corona, Svedka vodka e Casa Noble tequila, ha annunciato il mese scorso che sta investendo ulteriori 4 miliardi di dollari nella società canadese Canopy Growth. E Lagunitas, un’etichetta di birra artigianale del gigante della birra Heineken, ha già una bevanda infusa con THC, il principio attivo della marijuana, che produce un high. Può essere acquistato presso i dispensari di marijuana in California.