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L’Italia è al vertice nel biologico, lo dice l’Eurostat

I dati diffusi dall’istituto di statistica europeo parlano chiaro: l’Italia è tra le nazioni in Europa dove l’agricoltura biologica pesa maggiormente sull’intero comparto agricolo. Nel 2017 gli ettari di terreno destinati a questo tipo di coltivazioni erano infatti quasi 1milione e 800mila, e l’Italia era seconda solo alla Spagna (2 milioni). È la conferma come ormai il cibo biologico sia diventato un trend di massa. Basti pensare ai supermercati, dove i comparti legati al bio sono sempre più colmi di novità. Oppure è sufficiente girare per le strade delle nostre città per vedere i tanti ristoranti e negozi bio nati negli ultimi tempi.

L’Eurostat nel suo studio (qui i dettagli) lo dice chiaramente: in soli cinque anni (dal 2012 al 2017) il nostro Paese ha visto aumentare del 53% il territorio destinato al biologico, primo tra quelli con dimensioni simili, superando la Francia (+49%).

È anche vero che allargando lo sguardo oltre confine si nota come il fenomeno sia diffuso ovunque: sono infatti pochi i Paesi in cui c’è una contrazione del settore. La superficie utilizzata per l’agricoltura biologica nell’Unione europea nel 2017, fa notare l’Eurostat, è stata di 12,6 milioni di ettari, quota che corrisponde al 7% della superficie agricola totale utilizzata. Ma l’Italia resta ai primi posti.

E una cosa è certa, il mercato premia questo tipo di prodotti: la quota bio dell’export agroalimentare italiano, secondo Nomisma, è pari a 2 miliardi di euro e il mercato interno nel 2016 è cresciuto del 3,5%.

Le motivazioni di tanto fervore? Semplice, le famiglie cercano sempre maggiore sicurezza alimentare e qualità, le due caratteristiche tutte bio. L’italia, dunque, non si lasci sfuggire l’opportunità e afferri questo treno affermandosi leader del settore.

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