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San Marino prima di Lussemburgo? Passa l’istanza sulla cannabis, la legalizzazione è più vicina

Nella legislazione di San Marino, l’approvazione di un’istanza d’Arengo non fa legge, non determina nessun provvedimento normativo. Tuttavia apre un indirizzo politico, un percorso da seguire. Come il sì a maggioranza (18 i favorevoli, 13 i contrari e 2 gli astenuti) espresso lo scorso 18 settembre dal Consiglio, a favore dell’istanza sull’uso ricreativo della marijuana e dell’hashish. Sulla richiesta cioè avanzata dal primo firmatario, Massimiliano Frisoni, che “venga introdotta una regolamentazione della cannabis a scopo ricreativo”.

Se sarà completato, il percorso parlamentare sulla cannabis potrebbe portare a un risultato inedito, non solo per il diritto sanmarinese, ma anche un unicum a livello europeo: la regolamentazione per scopi ricreativi, con coffee shop e punti vendita. Da mesi si parla del Lussemburgo come del Paese precursore del Vecchio Continente. E invece a bruciare le tappe potrebbe essere la piccola Repubblica incastonata nelle colline sopra Rimini a fare scuola.

Si è ancora in una fase embrionale, a livello legislativo. I cittadini, nella proposta, definiscono San Marino come uno degli Stati con le politiche “più proibizionistiche in Europa” e sostengono, citando studi in proposito, che il consumo di cannabis sia molto meno dannoso rispetto a alcool e tabacco.

Parlano di “fallimento delle politiche di repressione” e di mercato nelle mani della criminalità. Uno degli aspetti principali dell’istanza è quello economico: i firmatari vendono nella legalizzazione un’opportunità sul fronte delle imposte, dell’occupazione e del turismo. Nel testo, infatti, si parla, tra le altre cose, di negozi da destinare alla vendita e dell’apertura di locali sul modello dei coffee shop olandesi.

L’istanza d’Arengo si sofferma anche sulla questione dei limiti massimi per quanto riguarda, ad esempio, la quantità per uso personale o per l’auto-produzione e si appella al legislatore per stabilire o, eventualmente, modificare le soglie.

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