La Germania, in tema di cannabis e legalizzazione a scopo ricreativo e medico, è rimasta un po’ indietro ma, con la lungimiranza che la contraddistingue, non ci vorrà molto per vederla in pole position.
Alcuni scommettono che sarà proprio il paese tedesco a diventare il primo stato europeo che legalizzerà la cannabis. Per ora, da marzo 2017, esiste una legge che dà la possibilità di prescrizione della cannabis a pazienti gravemente malati come supporto alla terapia del dolore. Purtroppo è una legge ancora molto poco inclusiva, nel senso che soltanto pochi possono permettersela. Infatti i costi della terapia sono a carico del paziente e le compagnie assicurative si sono dimostrate reticenti nel partecipare alle spese per le terapie, rendendo di fatto l’accesso destinato solo a pochi.
Nonostante questo, la Germania ha autorizzato la produzione sul proprio territorio di cannabis medica e ha indetto un bando che autorizza alcune aziende a produrre. Si prevede una produzione di 10 tonnellate l’anno entro il 2024.
Una scommessa supportata anche da alcuni dati: calcolando una tassa di circa 6/7 euro per ogni grammo venduto potrebbe entrare nelle tasche dello Stato una cifra compresa tra 1 e 2 miliardi di euro l’anno, andando così a fortificare ulteriormente quella che è l’economia tedesca.
Un business che fa gola a molti, tanto che anche la Cdu di Angela Merkel non ha messo veti ad un serio dibattito sulla legalizzazione nel Paese ed anzi lo ha auspicato. Quando avverrà, però, è ancora presto per dirlo.
Si ipotizza che, se l’uso medico verrà sdoganato, seguirà presto anche una completa legalizzazione. Per il momento è consentito solo detenere una piccola quantità per uso personale: in base alla regione, senza correre il rischio di incappare in un arresto, si potrà detenere una quantità che va dai 15 g (a Berlino) ai 3/5 grammi per le altre regioni.