In queste settimane di emergenza, abbiamo dovuto rimparare a vivere costantemente nelle nostre case. Un bel cambiamento per i nostri standard perché, chi più e chi meno, la nostra vita si svolge essenzialmente fuori casa. Ufficio, sport, scuola e divertimento sono attività che di solito facciamo all’esterno, in compagnia. Oggi tutto questo è cambiato e non si sa fino a quando saremo costretti a queste nuove abitudini. Non sappiamo neanche cosa ci dobbiamo aspettare dal futuro.
E’ questo il momento per cominciare ad immaginarlo.
Ed è quello che stanno facendo tanti analisti, ricercatori e scienziati in vari ambiti. Stanno cercando di capire che ‘aspetto’ avrà il nostro futuro: come saranno le città? come sarà la scuola? cosa ne sarà dei grandi eventi pubblici? come cambierà la nostra socialità?
Se saremo costretti a rimanere per molto tempo chiusi in casa, dobbiamo ripensare anche a come costruire le nostre case e le nostre città.
Il GBC Italia ha presentato nei giorni scorsi un manifesto , indirizzato soprattutto al governo, che riconosca il ruolo centrale del settore delle costruzioni per un futuro dell’Italia a emissioni zero e sostenibile.
È importante tenere in considerazione, infatti, che gli edifici rappresentano un grande potenziale nel raggiungimento degli obiettivi di contrasto al cambiamento climatico poiché sono responsabili del 36% di tutte le emissioni, del 40% di energia, del 50% di estrazione di materie prime nell’UE, del 21% del consumo di acqua.
E’ questo il momento di ripensarle in un’ottica di rispetto della natura e di sostenibilità. E la canapa potrà diventare finalmente protagonista?