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HomeCannabisI tabaccai rispondono a Giovanni Risso, presidente della FIT

I tabaccai rispondono a Giovanni Risso, presidente della FIT

Riceviamo e pubblichiamo un appello di una nostra lettrice, indirizzata al Presidente  Nazionale FIT (Federazione italiana Tabaccai), Giovanni Risso, dopo le sue esternazioni in un videomessaggio del 22 ottobre scorso.


Egregio Sig. Risso,

ho sentito le sue affermazioni riguardo al tema vendita canapa sativa e sono rimasta esterrefatta, ho pensato di aver capito male e ho riascoltato, ancora incredula ho pensato allora si fosse espresso male… e ho ascoltato di nuovo.

Invece no! Lei si è espresso benissimo e altrettanto benissimo ho capito io.

Il tema canapa sativa è per i tabaccai quanto per gli altri negozi un argomento scottante, per i tabaccai forse un pelino di più visto che da parte di FIT MAI nessun aiuto, nemmeno per aiutarci a sostenere che il prodotto trattato non HA EFFETTO DROGANTE!!! Quasi concordando con chi erroneamente sostiene che si tratti del contrario e questo perché non vi siete mai nemmeno presi il disturbo di informarvi sul prodotto stesso e sulla sua origine e natura, anzi terrorismo puro nei confronti di coloro, che per risollevare la propria situazione economica hanno sfidato tutti nel tentativo di non soccombere. Il VOSTRO atteggiamento non ha sicuramente aiutato né ha fatto in modo che contribuiste ad una corretta regolamentazione, non ci avete sostenuti quando i monopoli hanno iniziato a chiamare la Guardia di Finanza sequestrando tutto e sottoponendoci a processi penali! Vi siete resi complici di questo scempio! Forse perché il futuro è nei servizi???

Non parliamo dei Monopoli di Stato che, ovviamente, ora reclamano un diritto nei confronti del prodotto canapa sativa che scusate…ma tanto diritto non è visto che il sacrificio lo hanno fatto altri.

Cosa più orribile caro Sig. Risso è che lei in un momento così particolare, con un’economia devastata da virus e recessione ormai cronica si permetta senza se e senza ma di affermare che non solo hanno ragione i monopoli, ma anche e senza pietà che se tanto non possono vendere i tabaccai altrettanto invita a decretare la morte dei “Canapa shop”.

Si rende conto dell’ORRORE che ha pubblicamente esternato???

Bene caro Risso, parli per lei, io non ho mai augurato né morte né disgrazie a nessuno, men che meno a chi lotta quotidianamente per veder riconosciuto il diritto a lavorare, soprattutto verso coloro che lavorando onestamente investono i propri “danari” e mantengono la propria famiglia.

Bene caro Sig. Risso sappia che in tutto questo la invito a parlare per se perché lei in tutto questo non mi rappresenta!!! e sinceramente spero che questo sentimento sia comune a tanti altri colleghi.

Sappia che così facendo sta mettendo in cattiva luce la nostra categoria, sta distorcendo la percezione che la gente ha della categoria dei tabaccai che tutto vogliono tranne che far soccombere altri padri di famiglia.

Quindi di nuovo caro Sig.Risso la invito a riflettere sulle sue affermazioni ma non la invito a rettificare quanto detto…la invito a specificare che il “mors tua vita mea” lo pensa lei e non tutti noi!!!

Tanto dovevo, cordialmente saluti.

Emanuela, una tabaccaia qualsiasi

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