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Bonus e Superbonus, anche la canapa edile beneficia delle detrazioni

Mai come in questo periodo si sente parlare di bonus e superbonus, ossia delle misure messe a punto per la detrazione fiscale delle spese...
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Bonus e Superbonus, anche la canapa edile beneficia delle detrazioni

Mai come in questo periodo si sente parlare di bonus e superbonus, ossia delle misure messe a punto per la detrazione fiscale delle spese per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico di appartamenti, case e condomini. Nel solito ginepraio legislativo italiano, dove mai nulla è di facile comprensione, capire quali siano effettivamente le possibilità di accedere a queste agevolazioni comporta una non poca dedizione. Senza aver la pretesa di esaurire un tema complesso ed estremamente articolato, cerchiamo di capirne i punti essenziali e di vedere come si possano usare, all’interno degli interventi meritevoli di bonus, i materiali da costruzione a base di canapa sativa.

Anzitutto, quali sono i bonus fiscali presenti nel panorama legislativo e tutt’ora utilizzabili per lavori di riqualificazione di immobili esistenti? L’Ecobonus permette una detrazione fiscale dal 50 al 75% per interventi di efficientamento energetico; il Sismabonus offre un recupero dal 50 all’85% per interventi strutturali antisismici; il Bonus Casa dà accesso a detrazioni del 50% per lavori di ristrutturazione e manutenzione; il Bonus Facciate consente di detrarre il 90% per il restauro e risanamento dei fronti esterni degli edifici. Ogni bonus ha ovviamente regole da seguire e limiti da rispettare che, purtroppo, non sempre sono chiaramente comprensibili. Per questo motivo è importante documentarsi molto bene (magari iniziando dalle guide e FAQ messe a disposizione sui siti dell’Agenzia delle Entrate o di ENEA) o, meglio ancora, affidarsi ad un tecnico professionista che aiuti a capire quali possano essere i bonus utilizzabili in ogni caso specifico.

Ai bonus prima ricordati, quest’anno si è affiancata una novità dalle grandi potenzialità, il cosiddetto Superbonus. Il Decreto Rilancio (n. 34 del 19/05/20 con successiva legge di conversione) ha introdotto  questa nuova misura che si distingue dalle precedenti perché consente di detrarre addirittura il 110% dei costi sostenuti per interventi di efficientamento energetico e antisismici. Ne possono beneficiare persone fisiche, come proprietari o affittuari di immobili, condomini, istituti autonomi case popolari, cooperative di abitazione a proprietà indivisa, Onlus, associazioni di volontariato e società sportive dilettantistiche. Gli interventi che accedono al Superbonus sono divisi in “trainanti” – e almeno uno di questi deve essere eseguito obbligatoriamente – e “trainati”. I primi riguardano l’isolamento termico dell’involucro edilizio, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e gli interventi antisismici. Fra i secondi sono la sostituzione dei serramenti, l’installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo, la realizzazione di colonne per la ricarica dei veicoli elettrici. La combinazione dei vari interventi è libera ma, nel suo complesso, deve permettere il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’immobile (passando, ad esempio, dalla “G” alla “E”). Questo risultato lo si può ottenere in primis intervenendo sull’isolamento dell’involucro esterno, ad esempio con un intervento “trainante” di miglioramento delle prestazioni isolanti delle pareti e del tetto. E fra i molti materiali edilizi utilizzabili per migliorare le performance energetiche si possono scegliere gli isolanti a base di canapa sativa che, essendo di origine naturale, garantiscono una maggiore sostenibilità, un minore impatto ambientale (perché permettono di sprecare minor energia nel loro ciclo di vita) e sono riciclabili. Sono materiali che rispondono al requisito CAM – i Criteri ambientali Minimi obbligatori per accedere al Superbonus – e, non di meno, uniscono alle qualità di isolanti termici l’alta traspirabilità che permette di evitare i cruciali fenomeni della condensa e della formazione di muffe sulle pareti interne.

Un intervento “trainante” di isolamento dell’involucro, ad esempio, può essere risolto con sistemi a cappotto in pannelli di fibra di canapa, con rasanti a base di calce e intonaci in calce e canapa. In alternativa, al posto dei pannelli si possono utilizzare blocchi in calce e canapulo (la parte legnosa della canapa) che garantiscono anche una maggiore inerzia termica, molto importante nelle zone climatiche più calde.

I prodotti a base di canapa coprono una gamma vasta di possibilità per accedere agli altri bonus prima ricordati. Blocchi isolanti per muri e contro-pareti interne, intonaci per il risanamento igro-termico, pannelli e conglomerati per isolare solai, pavimenti e pacchetti di copertura si prestano ad essere impiegati per le opere di manutenzione e ristrutturazione da connettere, ad esempio, al Bonus Casa o al Bonus Facciate.

Per tutti i bonus il recupero dei costi (nelle percentuali previste) può avvenire in tre diverse modalità: con la classica detrazione dall’imposta Irpef sul reddito delle persone fisiche, spalmabile in più anni (variabili da 5 a 10 a seconda del bonus), con lo sconto in fattura o la cessione del credito. Con quest’ultima opzione, in particolare, viene aumentata la potenzialità dei bonus perché il credito maturato con l’intervento può essere ceduto ai fornitori di beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi o ad istituti di credito e intermediari finanziari.

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