spot_img

Ultimi articoli

― Advertisement ―

spot_img

Gli USA alzano il limite di tolleranza di THC per la coltivazione di canapa industriale

Del percorso intrapreso negli USA verso una progressiva legalizzazione della cannabis a scopo medico e ricreativo - che potrebbe culminare con l'approvazione di una...
HomeCannabisL'Australia diventa ufficialmente esportatore di cannabis medica in Europa

L’Australia diventa ufficialmente esportatore di cannabis medica in Europa

L’azienda Little Green Pharma è il primo produttore di cannabis australiano ad inviare marijuana medica in Germania, facendo diventare il Paese oceanico di fatto uno dei fornitori, insieme al Canada, di olio di cannabis che va a supplire le lacune del mercato tedesco.

Solo lo scorso anno 789 litri d’olio sono stati spediti dal Canada alla Germania, secondo i dati diffusi dal governo di Ottawa.

Little Green Pharma ha reso noto di aver preparato 2.400 unità di olio di cannabis, per un valore di 600mila dollari australiani (circa 350mila euro). La spedizione dall’Australia avverrà entro questa settimana, al termine degli ultimi test, prima che il prodotto venga rilasciato sul mercato tedesco.

Little Green Pharma ha fatto sapere che sono serviti ben 22 mesi di negoziazioni, ispezioni e trattative governative, prima di avere il via libera per l’invio. Un processo che “mette in evidenza quali siano le alte barriere regolatorie che sono in essere per esportare prodotti a base di cannabis medica in Unione Europea”, dicono dall’azienda.

Separatamente, sempre la Little Green Pharma ha firmato un contratto di tre anni di fornitura con la berlinese Demecan, distributore di cannabis medica.

Questo si tratta dell’ennesimo segnale che conferma le potenzialità di un mercato, quello tedesco, in costante crescita e che riflette quanto potrebbe presto succedere in tutta Europa.

Ciò che solleva parecchi interrogativi – a cui i legislatori europei dovrebbe dare risposte molto più esaustive – è il motivo per cui, per soddisfare il fabbisogno, occorra rivolgersi a produttori canadesi o australiani, invece che produrre sul suolo europeo.


Leggi anche: Quattro italiani su cinque sono favorevoli all’allargamento della produzione di cannabis terapeutica

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_img