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La particella di Dio. Un segreto mai rivelato, il nuovo romanzo di Matteo Stefani

«Mi rilassai e cominciai a pensare ad una cosa solamente: piano piano la stanza si illuminò debolmente, poi ci fu una scarica elettrica e accanto a me comparve una forma luminosa, composta di particelle fini come la polvere che brillavano di un colore verde smeraldo. Era Metatron […]».

Nel suo romanzo La particella di Dio. Un segreto mai rivelato Matteo Stefani presenta una vicenda che è un mix ben equilibrato di fantasia, eventi storici e scoperte scientifiche; è una storia appassionante in cui si possono trovare riferimenti concreti a geniali inventori del passato, come Nikola Tesla, Enrico Fermi e Albert Einstein. E il passato è proprio la chiave di un’opera che viaggia per circa un secolo dai primi anni alla fine del Novecento: nel passato, infatti, un professore di Fisica e inventore, Giorgio Fani, aveva fatto una scoperta eccezionale, che avrebbe potuto cambiare le sorti dell’umanità. Incontriamo il professore mentre discute con la sua governante Amelia: è un dialogo molto divertente, in cui però emergono anche particolari importanti sulla missione dell’uomo. Egli infatti sta scappando velocemente dal luogo in cui si era ritirato perché deve proteggere il suo segreto, per il quale già la moglie ha perso la vita. L’inventore ha infatti messo a punto, insieme al suo collega Aldo Sagacci, un macchinario stupefacente, ma la misteriosa morte della moglie e la sensazione di essere continuamente spiato, l’hanno convinto a distruggere le sue ricerche e a nascondere ogni prova. Inoltre, ha deciso di affidare sua figlia Elena alla sorella, per evitarle di fare la drammatica fine di sua madre. La sua scoperta consiste in un meccanismo elettrico, detto Pharos, in cui mettere una fiala di gel chiamato Plasma; attraverso un effetto termoionico ne fuoriesce una forma luminosa composta di particelle verdi, con le quali si può comunicare con entità celestiali fatte di antimateria: le particelle di Dio. Questo segreto, però, Giorgio Fani se lo porta nella tomba, non prima di aver lasciato specifiche istruzioni ai suoi eredi. Con un salto nel tempo si arriva al 1992 e si fa la conoscenza del pronipote del professore, Mario Fani, che con sua madre Paola vengono a scoprire, tramite un lascito testamentario, dell’invenzione dell’avo, e vengono inoltre presi di mira dagli antagonisti di Giorgio, un culto antico di fanatici religiosi chiamati l’Assemblea Perpetua. Questo gruppo, contraddistinto da una rosa tatuata, è convinto di potersi purificare mediante la conoscenza: da sempre depositari di segreti alchemici e anche detentori di poteri soprannaturali, vogliono trovare le fiale di Plasma per completare il loro piano di dominio della società. Tanta carne al fuoco per un romanzo che si snoda tra passato e presente e dalle numerose e interessanti linee narrative, che mescola sapientemente scienza, etica e credenze religiose. Marco De Santis.


BIOGRAFIA. Matteo Stefani è nato a Schio, in Veneto, nel 1969. Dopo la laurea in Ingegneria si è occupato di progettazione di schede elettroniche. Sin da giovane ha sviluppato la passione per la scrittura, convincendosi che prima o poi sarebbe riuscito a scrivere un romanzo. Pubblica nel 2020 per Booksprint Edizioni la sua opera d’esordio “La particella di Dio. Un segreto mai rivelato”.

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