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La cannabis è diventata legale anche nello stato del Montana

Recentemente il governatore dello stato del Montana, ha firmato la legge che regolamenta l’uso della cannabis per i cittadini con età superiore ai 21 anni a seguito dei riscontri positivi degli elettori nell’Initiative 190.

“Da gennaio ci siamo concentrati nel cercare di attuare la volontà degli elettori del Montana in modo sicuro, responsabile e con regole precise, la legge House Bill 701 realizza questo”, ha detto il governatore Gianforte.

In base alla House Bill 701, le vendite di cannabis per adulti nel Montana inizieranno il 1 ° gennaio 2022. Tuttavia, inizialmente i dispensari saranno disponibili solo nelle contee in cui la maggioranza degli elettori ha sostenuto l’Initiative 190 mentre nelle altre, prima di procedere con l’attuazione della legge verranno effettuati nuovi sondaggi nella popolazione.

La misura approvata offre anche alle aziende produttrici di cannabis medica già esistenti un vantaggio di 18 mesi per iniziare a vendere prodotti a base di cannabis prima che nuove attività entrino nel mercato. Per quanto riguarda la tassazione, House Bill 701 mantiene la tassa del 20% sulle vendite di cannabis, anche se la ripartizione delle entrate fiscali differisce notevolmente dal piano votato dai residenti del Montana.

Nell’iniziativa elettorale approvata a novembre il 37% di tutte le entrate era destinato alla conservazione dei parchi e dei sentieri del Montana, ma nell’HB-701 tutto ciò non viene preso in considerazione. Secondo la legge 6 milioni di dollari all’anno verranno destinati nel fondo HEART, una riserva che fornirà sovvenzioni e aiuti per persone affette da disturbi mentali e per i tossicodipendenti. Il resto delle entrate finirà direttamente nelle casse dello stato.

“Fin dall’inizio sono stato chiaro, una delle mie priorità è combattere l’abuso di sostanze stupefacenti che negli ultimi anni ha avuto un forte incremento nel nostro stato”, ha spiegato il governatore Gianforte. 

“La conclusione è che gli elettori hanno votato per una cosa, e ne hanno ottenuta un’altra, e quello che hanno ottenuto è stato molto meno di quello per cui hanno votato”, ha commentato Paul Armentano, vicedirettore del gruppo di difesa della cannabis NORML che accusa il governatore di non aver rispettato quanto descritto nell’ Initiative 190.

In sostanza la House Bill 701 appena firmata presenta varie differenze rispetto all’ Initiative 190 sostenuta dagli elettori, tra queste ricordiamo la riduzione del limite di coltivazione personale da quattro piante per persona e otto piante per famiglia, come originariamente approvato dagli elettori, a due e quattro piante.

Nonostante le rigide normative, e le differenze riscontrate i sostenitori della riforma della legge sulla cannabis nel Montana vedono tutto ciò come una grande vittoria, soprattutto se si considera che i legislatori di questo stato si sono sempre battuti per contrastare ogni iniziativa a favore della legalizzazione.

“Queste erano trattative difficili”, ha detto Pepper Peterson, CEO della Montana Cannabis Guild. “Fino all’ultimo giorno, hanno cercando di fermarci in tutti i modi ma, ne siamo usciti vincitori”

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