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Come fare shopping in maniera sostenibile, consigli pratici

La moda è uno dei settori più impattanti a livello ambientale, il “fast fashion” sta spingendo i consumatori ad acquistare a poco prezzo abiti che durano solo una stagione, che inevitabilmente vanno a finire nella spazzatura generando una quantità spropositata di immondizia difficile da smaltire e altamente inquinante.

Basti pensare che causa dello sfruttamento delle piantagioni di cotone, che richiedono grandi quantità di acqua, uno dei laghi più importanti del Kazakistan, il Lago d’Aral ha perso più della metà della sua capacità e, questo, sommato all’uso massiccio di pesticidi e insetticidi ci fa capire come il danno ambientale provocato da questo settore sia importante e sotto gli occhi di tutti. 

La scelta più ecologica è ovviamente quella di non comprare nulla, ma questa non è l’unica strada percorribile, non bisogna reprimere i nostri istinti “fashionisti” per aiutare il pianeta, l’importante è mettere in pratica alcune accortezze.

La prima, molto banale, è imparare a leggere le etichette di composizione dei capi e prediligere quelli che contengono fibre più sostenibili come la canapa o il bambù. In tutte le etichette, per legge, deve essere indicato il peso in ordine decrescente dei componenti e l’identità del produttore. Fortunatamente molti brand negli ultimi anni stanno cercando di affrontare il problema ambientale adottando sistemi produttivi più sostenibili, utilizzando fibre biodegradabili o riciclabili.

Comprare abiti di seconda mano è sicuramente una scelta green, dovremmo ritornare ai tempi in cui per avere qualcosa di nuovo bastava scambiarsi qualche abito con le amiche. Fa parte di questa categoria anche il vintage, ovvero l’uso di capi passati che negli ultimi anni è diventato una vera e propria moda. 

Puntare quando possibile all’acquisto di prodotti di qualità anche se leggermente più costosi, in modo da poter avere capi duraturi che non debbano essere buttati ad ogni stagione e che non si rovinano ad ogni lavaggio. Se questi poi sono realizzati con fibre naturali ancora meglio. Ricordiamo che gli abiti ad ogni lavaggio possono rilasciare in lavatrice fibre (soprattutto quelli di scarsa qualità) che vanno inevitabilmente a finire nelle acque.

Cercare di acquistare capi versatili, ovvero quei capi che vanno bene su tutto e che appaiono sempre diversi in base agli abbinamenti e agli accessori utilizzati. Il classico tubino nero per esempio, appare diverso con scarpe e accessori diversi e si adatta a varie situazioni formali e informali.

Acquistare il più possibile nei negozi fisici, acquistare online ad un pezzo sostenibile per poi farselo recapitare a chilometri e chilometri di distanza, rischia di vanificare i nostri sforzi. Il trasporto su gomme e quello aereo contribuiscono infatti all’inquinamento, per non parlare degli imballaggi (che spesso e volentieri sono in plastica). Se proprio non si riesce a fare a meno di acquistare online fare ordini cumulativi con le amiche potrebbe essere un buon compromesso.

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