La legalizzazione in Germania avrà e già sta avendo delle ripercussioni in Europa. non poteva essere altrimenti, nel bene e nel male. Se infatti tanti hanno colto la palla al balzo per rilanciare l’idea di una legalizzazione anche nel nostro Paese, molti altri non hanno perso occasione per criticarla.
Interessante è vedere come il quotidiano cattolico Avvenire si stia occupando della questione cannabis: una vera e propria crociata da combattere. Nel raccontare la notizia il quotidiano sceglie furbescamente di dare voce soltanto alle posizioni più critiche: l’articolo fa infatti ampio riferimento al fatto che l’Ordine dei Medicini tedesco si appellerà nella seconda fase della votazione, quella al Bundesrat, per evidenziare i rischi per la salute. L’Avvenire inoltre riporta le dichiarazioni degli esponenti del Partito dei Democratici Cristiani che vorrebbero radicalmente cambiare la legge.
Ma non solo. Ancora più critico è l’articolo di Carlo Bellieni in cui si spiega che, oltre a ripetere quali sono i rischi per i giovani, che neanche il fronte antiproibizionista ha mai nascosto, il ‘libertarismo’ vorrebbe ‘tutto libero finché non si nuoce ad altri’. Capiamo che per un giornale che segue dei comandamenti sia difficile allenare la responsabilità individuale.
Alla fine viene citato De Andrè, forse per sembrare più aperti e liberi: “Lo Stato getta la spugna con gran dignità” permettendo a tutti di drogarsi, in una confusione cattolica che fa rabbrividire. E si dimentica, anche qui furbescamente, che la profonda anarchia del cantautore, che morì per un vizio, ma non senza passione.