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Addio ai fiori per curarsi: come cambia la cannabis terapeutica in Francia

L’Agenzia Nazionale Francese per la Sicurezza dei Medicinali (ANSM) ha recentemente annunciato una decisione significativa che esclude i fiori di cannabis dal nuovo quadro generalizzato per la cannabis terapeutica  Questa mossa, sebbene attesa da alcuni, ha scatenato reazioni forti tra i pazienti che dipendono da questa forma di trattamento e le imprese del settore, evidenziando le complesse dinamiche tra le esigenze mediche, le preferenze dei consumatori e le politiche di regolamentazione.

La decisione dell’ANSM di escludere i fiori di cannabis terapeutica, utilizzati per inalazione, dal suo imminente programma ha sorpreso molti, in particolare per la mancanza di alternative praticabili per i pazienti correntemente in trattamento con questa forma. La natura improvvisa di questa comunicazione ha sollevato preoccupazioni significative sulla continuità delle cure per circa 100 pazienti coinvolti in un programma pilota, con la prospettiva di dover interrompere bruscamente i trattamenti esistenti.

L’aggiornamento dell’ANSM ha evidenziato l’intenzione di porre fine alla disponibilità dei fiori di cannabis a partire dal 26 marzo, con l’interruzione delle forniture da parte di Aurora, l’unico fornitore del programma. Questa transizione lascia i pazienti senza un’opzione legale per accedere ai fiori, sollevando questioni sulla gestione del dolore e sul benessere dei pazienti stessi.

L’impatto di questa decisione si estende anche alle imprese francesi di cannabis, che avevano visto nei fiori di cannabis terapeutica un prodotto chiave nei mercati europei. La loro esclusione dal quadro generalizzato rappresenta un ostacolo significativo, non solo per le prospettive di crescita ma anche per la capacità di soddisfare le esigenze dei pazienti.

L’esclusione dei fiori dal programma riflette anche una tendenza più ampia nel settore della cannabis terapeutica, dove la complessità e i costi associati alla prescrizione e all’uso di fiori hanno portato a privilegiare le forme alternative, come gli olii. Tuttavia, la decisione dell’ANSM sembra aver sottovalutato l’importanza della varietà nelle opzioni di trattamento per i pazienti e la capacità di queste di rispondere a esigenze mediche specifiche.

In risposta alle critiche, il governo ha puntato il dito verso il fornitore, Aurora, per la sua decisione di interrompere la fornitura dei fiori. Tuttavia, le implicazioni di questa scelta per il futuro dell’accesso alla cannabis terapeutica in Francia rimangono un punto interrogativo con potenziali ripercussioni legali e un dibattito in corso sulle migliori pratiche per garantire che i pazienti possano continuare a ricevere le cure di cui hanno bisogno.

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