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Distribuzione di cannabis light a Milano per sostenere la proposta di legge “Io Coltivo”

Il 24 marzo a Milano, davanti all’ingresso della fiera “Fa’ la cosa giusta”, si è svolta una manifestazione di protesta e disobbedienza civile. L’associazione Enzo Tortora, nota per il suo impegno nel campo dei diritti civili, ha distribuito cannabis light ai passanti per promuovere la proposta di legge d’iniziativa popolare “Io Coltivo”. Questa iniziativa legislativa è sostenuta da una coalizione di associazioni tra cui Eumans, l’associazione Coscioni, MeglioLegale e altre, che mirano a riformare le politiche italiane sulla cannabis.

La vice presidente di Meglio Legale, Barbara Bonvicini, ha sottolineato come l’iniziativa nasca da un’esigenza di legalità e da un desiderio di seguire l’esempio di altri paesi europei come la Germania. Il paese tedesco, infatti, sta per introdurre una legislazione che dal 1° aprile permetterà ai maggiorenni di possedere fino a 50 grammi di cannabis in casa, coltivare fino a tre piante e portare con sé fino a 25 grammi. “Arriviamo da 60 anni di fallimenti di politiche proibizioniste”, ha dichiarato Bonvicini, evidenziando l’importanza di un approccio legale e regolamentato alla questione.

La distribuzione di cannabis light ha anche un valore simbolico e provocatorio, come spiegato da Federica Valcauda di Europa Radicale e attivista di Eumans. Contrapponendo un ramoscello di cannabis all’ulivo, tradizionalmente simbolo di pace, gli organizzatori hanno voluto contestare le posizioni di alcuni media di area cattolica e del partito tedesco Cdu, che si sono espressi contro la legalizzazione. “Oggi doniamo infiorescenze legali perché vogliamo rigenerare un dibattito sulla regolamentazione della cannabis”, ha aggiunto Valcauda, sottolineando i rischi legali corsi nonostante la conformità del prodotto alle normative.

Raffaella Stacciarini, segretaria dell’associazione Enzo Tortora, ha ricordato che le 40.000 firme raccolte finora per “Io Coltivo” rappresentano un passo avanti significativo nella lotta contro le politiche repressive e proibizioniste, inefficaci nel contrastare il traffico di droghe e dannose per i consumatori. La campagna mira non solo a legalizzare la cannabis per tutelare la salute pubblica ma anche a contrastare le organizzazioni criminali che controllano il mercato illegale.

Questa iniziativa riflette una crescente tendenza a riconsiderare le politiche sulla droga in Italia e in Europa, mettendo in luce la necessità di un approccio più razionale e basato su evidenze scientifiche, al di là dei pregiudizi e dei tabù culturali. La sfida lanciata dalle associazioni è quella di promuovere un dibattito aperto e costruttivo, per una regolamentazione che protegga i consumatori e riduca il potere delle mafie sul mercato della cannabis.

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