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Cannabis Light svizzera in Italia, facciamo chiarezza

Negli ultimi mesi c’è stato un gran parlare di Cannabis Light venduta legalmente in Svizzera. Alcuni episodi divertenti, a volte mitologici, sono saliti alla ribalta facendo conoscere questo fenomeno svizzero in tutto il mondo. In particolare nei paesi dove le leggi sulla Cannabis sono meno permissive. Un fenomeno che sembra destinato a moltiplicarsi: sono diversi i tentativi più o meno riusciti di emulare l’azienda svizzera, La Repubblica che grazie ad un’ottima operazione di marketing riesce a vendere 10 Gr. di Canapone a circa 22,5 (25 Franchi svizzeri).

CPure è il marchio registrato con il quale l’azienda Bio Can commercializza la Cannabis Light, fiori di Canapa poveri di THC ma ricchi di CBD, il cannabinoide legale che non sballa. L’azienda produttrice Bio Can ha registrato regolarmente la sostanza come prodotto erboristico sostituto del tabacco ottenendo le autorizzazioni per il commercio in Svizzera. La varietà è la Fedora e viene indicata una percentuale del 7,2 di CBD e di 0,04 di THC. La consistenza dei fiori, il profumo e la quantità di resina rendono questo prodotto molto appetibile per molti consumatori.

Ricordiamo che la Svizzera non è un membro dell’UE e i produttori hanno annunciato che limiteranno le vendite all’interno dello stato. Il limite svizzero di 1% THC è più generoso che nel resto dell’UE, dove si applica un limite di THC pari allo 0,3%. La CPure ne contiene solo 0,04%.


I prodotti CBD sono stati particolarmente popolari quest’anno a Cannatrade di Zurigo, la più antica fiera del cannabis in Svizzera. Diverse aziende stanno coltivando le piante di CBD in serre secondo gli standard medici per produrre fioriture, concentrati e altri prodotti CBD. Molti sarebbero vietati nel resto d’Europa a causa del loro contenuto di THC di quasi l’1%, ma i produttori hanno una soluzione: offrono tutti gli olii, gli estratti e le tinture in varietà di THC più basse per soddisfare i requisiti europei e d’oltremare.

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