Qualcuno fermi il soldato Giovanardi. Non contento di aver apposto la sua firma sulla peggior legge sulle tossicodipendenze della storia della Repubblica (probabilmente non solo italiana), l’ex senatore modenese prosegue la sua crociata contro quelle da lui ritenute droghe, spostando il suo focus (cosa che ha fatto ormai da mesi) sulla cannabis light.
A far imbestialire il Giovanardi è stata l’apertura di un hemp bar nel cuore del centro storico di Modena, il primo del suo genere in Emilia Romagna e in tutto il Nord Italia. La particolarità del Marybistrò (questo il nome del locale a cui facciamo un grande in bocca al lupo!) è che, oltre alla vendita di prodotti LEGALI a base di canapa (tra cui, ovviamente, la cannabis light), somministra anche cibo e bevande.
Una cosa inaccettabile per il nostro amato Giovanardi, che ha addirittura scritto una lettera al prefetto della città emiliana. “Questi negozi – questo il finissimo ragionamento alla base delle proteste – stanno innescando un processo di normalizzazione, soprattutto tra i giovani, che altera la percezione del rischio derivante dall’uso di queste sostanze, incrementandone l’uso futuro e danneggiando così le già insufficienti campagne di prevenzione”.
Citando Seneca, proviamo a dare un suggerimento all’ex ministro, che di danni ne ha già fatti tanti e forse ora sarebbe il caso si ritirasse a vita privata: “Non si ferma il vento con le mani”. Se ne faccia una ragione, l’umanità progredisce. Nonostante i Giovanardi.