Pare che dal 17 ottobre il Canada, che è già uno dei Paesi più civili e vivibili del mondo, si trasformerà in una specie di Bengodi per i consumatori di cannabis. Dal giorno in cui il consumo di marijuana diventerà ufficialmente legale, infatti, verrà consentito a tutti gli adulti, sui voli nazionali, portare fino a 30 grammi di cannabis, sia nel bagaglio a mano che nel bagaglio da stiva. Ovviamente la cosa non vale per i voli internazionali, come ha sottolineato il ministro dei Trasporti Marc Garneau, sia che si tratti di cannabis medica, sia che si tratti di ricreativa.
L’Autorità canadese per la sicurezza del trasporto aereo (CATSA) sta attualmente lavorando per rivedere i suoi protocolli per conformarsi alla nuova legge. “Lavoriamo con Transport Canada da quando il governo ha approvato la legislazione sulla cannabis per garantire che i nostri protocolli siano coerenti con le politiche governative”, ha detto la portavoce della CATSA Christine Langlois alla Canadian Press. “Ci aspettiamo di terminare le nostre procedure nei prossimi giorni”.
Sebbene la maggior parte degli Stati Uniti abbia legalizzato la cannabis in una forma o nell’altra, la legge federale Usa rimane impregnata di anti-proibizionismo. Qualsiasi canadese che ammette persino di usare cannabis, per i funzionari degli Stati Uniti – anche in uno Stato in cui la marijuana è legale – può essere bandito dall’entrare nel Paese per tutta la vita. Queste stesse leggi vietano tecnicamente agli americani di portare la loro erba da uno Stato in cui la cannabis è legale ad un altro (sebbene molti viaggiatori abbiano trovato soluzioni alternative). Per evitare potenziali problemi, un aeroporto della California ha inserito messaggi informativi sui contenitori della sicurezza che poi vengono scansionati, per ricordare ai passeggeri di liberarsi della propria cannabis prima dell’imbarco, mentre l’aeroporto di Las Vegas ha predisposto dei contenitori in cui lasciare la propria erba (senza conseguenze legali) prima di partire.