La Commissione Giustizia della Camera ha approvato la proposta di legge Magi-Licatini per la depenalizzazione della coltivazione domestica di quattro piantine.
Mario Perantoni (M5S), presidente della Commissione e relatore del provvedimento approvato, ha commentato a caldo: “Bene, sono soddisfatto del lavoro e del dialogo intercorso tra i gruppi e che ha portato al via libera alla Pdl che depenalizza la coltivazione domestica di quattro piantine di cannabis: un modo per sostenere chi ne fa un uso terapeutico e per togliere terreno allo spaccio”.
Cosa รจ avvenuto il Commissione Giustizia?
Sono state apportate alcune novitร che Perantoni annovera come migliorie rispetto al testo base: “Le pene detentive per lo spaccio di lieve entitร di cannabis scendono dagli attuali 4 anni a due anni e due mesi; il consolidamento di un principio giร contenuto nel testo base, cioรจ non potrร essere mai considerato ‘fatto di lieve entitร ’ la cessione di sostanze stupefacenti a minori da parte di persone di maggiore etร ; l’istituzione di una giornata nazionale sui danni derivanti dall’alcolismo, dal tabagismo, dall’uso delle sostanze stupefacenti o psicotrope da tenere ogni inizio di anno scolastico negli istituti di primo e secondo gradoโ.
Cosa succede adesso?
Il testo รจ giunto in Aula a Montecitorio, dove sta ripetendo ciรฒ che รจ avvenuto in Commissione Giustizia, ossia iter emendativo e voto finale. La prima discussione ha visto la partecipazione propositiva di quasi tutti i Parlamentari, ad esclusione della Lega. Dopo lโapprovazione del testo definitivo, deve passare il vaglio del Senato: iter emendativo e voto finale. Nel caso in cui Palazzo Madama approvasse il testo sarร effettivamente legge, in caso contrario il testo tornerร a Montecitorio.
La politica antiproibizionista: intervista a Marco Furfaro (PD)
Non ci sono partiti italiani esplicitamente antiproibizionisti che si comportano coerentemente anche nella vita politica. Alcuni parlamentari e senatori si sono esposti, perรฒ, e hanno stimolato il ragionamento progressista che sollecita il Paese alla presa di coscienza riguardo la depenalizzazione dellโuso di cannabis.
Marco Furfaro, della Direzione Nazionale PD, responsabile dei rapporti con movimenti e associazioni in segreteria, รจ uno dei motori trainanti del Partito Democratico verso la legalizzazione come diritto civile e contro lo spaccio e le mafie. โOltre un milione di persone – ha dichiarato a BeLeaf Magazine – la maggior parte delle quali giovani sotto 25 anni, aveva firmato per il referendum sulla legalizzazione della cannabis. Come sappiamo, quel quesito non รจ stato ammesso al voto. Ma quella domanda rimane, รจ la conseguenza di un fenomeno ormai strutturale che riguarda sei milioni di persone che fanno uso di cannabis e decine di migliaia di pazienti che necessitano di quella terapeutica. La politica non puรฒ piรน far finta di niente e lasciare alle sentenze della Cassazione di fare giurisprudenza.โ
La politica, in effetti, continua a rimandare una decisione che andrebbe presa per senso civico, pensando a chi non potrร vedere i risultati delle sue lotte: โQuando hai pazienti come Walter De Benedetto – ricorda Furfaro – che sono costretti a coltivarsi in casa la cannabis perchรฉ lo Stato non ne produce abbastanza; quando un procuratore nazionale antimafia come Cafiero De Raho ammonisce che ยซlegalizzare le droghe leggere toglierebbe spazio alle mafie: sottrarremmo terreno al traffico internazionale e potremmo concentrarci sul livello alto delle organizzazioni criminaliยป รจ un dovere per il Parlamento discuterne. E bisogna discuterne con serietร , competenze ed equilibrio. Partendo da un dato di fatto, che svela la prima grande ipocrisia: la cannabis non รจ legale, ma รจ giร liberalizzata. Perchรฉ si trova a ogni angolo del Paese. E la destra che urla e sbraita, in realtร mira solo a questo, a lasciare i ragazzi e le ragazze di questo Paese in balia di spacciatori che ti offrono sostanze non verificate, magari di cattiva qualitร .โ
โIl proibizionismo ha fallitoโ, ragiona Furfaro. โBisogna partire da qui. Il proibizionismo non solo costa 600 milioni di euro l’anno, ma ha evidentemente fallito. Non ha colpito le mafie, le ha arricchite. Non ha ridotto i consumi. Non ha eliminato la domanda, anzi l’ha consegnata al traffico illegale. Ha riempito tribunali e carceri di piccoli spacciatori, costretto gran parte delle forze dell’ordine a occuparsi di reati minori mentre le mafie la facevano da padrone.โ
La legalizzazione implica la tutela di sei milioni di cittadini consumatori: โAl contrario – prosegue Furfaro – legalizzare significa regolamentare la qualitร della produzione e quindi proteggere il consumatore. Significa portare miliardi di ricchezza e decine di migliaia di posti di lavoro. Significa colpire le mafie e lo spaccio. Significa che la politica decide di governare un processo e non piรน subirlo, con conseguenze disastrose e costi economici e persino umani, purtroppo.โ
Il PD potrebbe prendere una posizione determinante nel quadro politico, in teoria perchรฉ la storia ci ha insegnato che di non dare nulla per scontato.
Marco Furfaro, perรฒ, ci rassicura: โLa Legge sulla coltivazione domestica รจ arrivata in aula anche grazie al lavoro fatto dal Partito Democratico. Abbiamo votato a favore in Commissione Giustizia e in aula, nella discussione generale alla Camera ha parlato a nome di tutto il gruppo parlamentare Walter Verini, che ha fatto un intervento molto belloโ. Il deputato del PD ha tentato di contrastare i dogmi sulla cannabis affermando che con legge sullโautoproduzione โnon si sdogana la cultura dello sballoโ. โVerini ha smascherato l’ipocrisia della destra e spiegato i motivi del fallimento del proibizionismo, nonchรฉ la necessitร per la politica di dare un segnale contro mafie e spaccio, al fine di tutelare le persone. – conclude Furfaro – Il Partito Democratico non arretrerร !โ
La cannabis medica รจ legale dal 2007, potrebbe essere determinante per la tolleranza dell’uso umano la possibilitร di autoprodurre. Le spese della giustizia per processi che finiscono in assoluzione sono incidenti sul PIL. Sarebbe un gesto di civiltร l’approvazione di questa legge?
โSarebbe un gran bel segnale, – asserisce Furfaro – non solo di civiltร , ma anche di un cambiamento di senso rispetto a come la politica guarda le persone. Passeremmo dalla politica che guarda dall’alto in basso i cittadini a quella che costruisce battaglie con le personeโ. La legalizzazione sarebbe un primo passo verso una societร piรน inclusiva, un nuovo modello destrutturando quello tradizionale che ci lega a un retaggio culturale ormai superato: โDal paternalismo moralista all’idea che i cittadini possano essere informati e formati, – auspica Furfaro – che insieme allo Stato possano combattere una battaglia contro le dipendenze e per un uso consapevole e regolamentato della cannabisโ.
Poi il rappresentante del PD prosegue parlando di dipendenze, un sistema alimentato dal proibizionismo: โLibereremmo risorse per destinarle alla prevenzione e alla battaglia contro le dipendenze, anzichรฉ doverle impiegare per tribunali intasati e forze dell’ordine. Daremmo un segnale ai tanti pazienti che necessitano di cannabis terapeutica e che non ne hanno a disposizione perchรฉ questo Paese non ne produce abbastanza. E poi, abbiamo bisogno di combattere le mafie, il vero cancro di questa nostra Italia, non di regalargli gli spazi sociali in cui costruire un impero. E per farlo serve togliergli il terreno sotto i piedi, smontargli il welfare criminale con cui assoldano ragazzi agli angoli delle strade a fare i pali o a spacciare, serve uno Stato che non abbia paura di ciรฒ che la realtร gli pone davanti, ma che in alleanza con i cittadini governi i fenomeni di questo tempo. Senza ipocrisia e senza pauraโ.
E conclude guardando al resto del mondo: โCome si sta facendo, tra l’altro, in tanti Paesi del mondo, con risultati positivi su tutti i punti di vista: da quelli economici a quelli sanitari e socialiโ.
Marco Furfaro รจ stato ospite di Radio Immagina 4/07/22 ore 13:00 โCannabis domestica, stop al proibizionismo?โ. Per riascoltare il PODCAST clicca qui