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Ritorno al passato: un nuovo Decreto Ministeriale vieta l’olio al Cbd

Il 27 giugno 2024, il Ministero della Salute italiano ha approvato un decreto che inserisce le composizioni per uso orale di CBD tra le sostanze stupefacenti, limitandone la vendita solo alle farmacie con prescrizione medica non ripetibile. Questa decisione riguarda esclusivamente il CBD per uso medico e non dovrebbe essere interpretata come una restrizione sui prodotti cosmetici o altri derivati della canapa, che restano legali.

Chiarimenti Importanti

1.Restrizioni sul CBD Medico: Il decreto riguarda unicamente le composizioni per uso orale di CBD destinate a scopi medici. Queste composizioni sono state inserite nella Tabella B delle sostanze stupefacenti, il che significa che possono essere vendute solo in farmacia con una prescrizione medica non ripetibile.

2.Prodotti Cosmetici e Derivati della Canapa: รˆ importante chiarire che i prodotti cosmetici contenenti CBD e altri derivati della canapa non sono soggetti a queste restrizioni. Continuano a essere legali e disponibili sul mercato, senza necessitร  di prescrizione medica.

3.Assenza di Rischio di Abuso: Numerosi studi scientifici, inclusi quelli dellโ€™Organizzazione Mondiale della Sanitร  (OMS), hanno dimostrato che il CBD non presenta rischi significativi di abuso o dipendenza. Il CBD non ha effetti psicotropi, a differenza del THC, un altro composto della cannabis.

Violazione delle Normative UE

Il decreto del 27 giugno 2024 potrebbe violare i regolamenti dellโ€™Unione Europea sulla canapa e sulla libera concorrenza, introducendo restrizioni che non sono giustificate nรฉ proporzionate rispetto ai rischi effettivi. Secondo i regolamenti europei, la canapa e i suoi derivati, inclusi i prodotti contenenti CBD, non dovrebbero essere soggetti a restrizioni ingiustificate che limitano la libera circolazione delle merci e la concorrenza.

Inoltre, il decreto non รจ stato notificato al TRIS (Technical Regulation Information System), il sistema dellโ€™Unione Europea che richiede agli Stati membri di notificare le nuove regolamentazioni tecniche prima della loro adozione. Questa omissione rappresenta unโ€™ulteriore violazione delle procedure dellโ€™UE, che mira a garantire la trasparenza e la coerenza delle normative tra gli Stati membri.

Azioni Consigliate

Tutti gli operatori della canapa legale sono incoraggiati a inviare una denuncia alla Commissione Europea, segnalando la violazione del diritto dellโ€™UE da parte del Governo italiano con il decreto del 27 giugno 2024. Questo decreto non solo introduce restrizioni ingiustificate sul CBD per uso medico, ma rischia anche di creare confusione e cattive interpretazioni che potrebbero danneggiare lโ€™intero settore della canapa legale. Unโ€™azione collettiva dimostra lโ€™importanza del settore e aiuta a garantire che le normative nazionali rispettino il diritto comunitario.

Tutte le info le trovi sul sito di Canapa Sativa Italia

 

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