Cannabis ad uso medico: Passi avanti in Nuova Zelanda

Alla fine della scorsa settimana la Nuova Zelanda ha fatto un passo importante per avvicinarsi alla legalizzazione. Il ministro della Sanità, Peter Dunne, ha annunciato un piccolo ma significativo cambiamento sulle leggi della cannabis.

“Il Consiglio dei Ministri accetta la mia raccomandazione che il parere del comitato consultivo di esperti sul CBD è di rimuovere la sostanza dalla lista di droghe illegali perché ha potenziali benefici terapeutici per i pazienti.”

L’annuncio di Dunne è un passo nella giusta direzione per le persone che vogliono vedere la cannabis ad uso medico legalizzata. Richard Barge dell’Associazione Canapa Industrie della Nuova Zelanda (NZHIA) è uno di quelli.

“Ci sono enormi opportunità per gli agricoltori, perché stiamo parlando di una materia prima voluminosa, tutto ciò che il valore aggiunto per l’azienda dovrebbe essere possibile, come la lavorazione di fibre o la pulizia e l’essiccazione di semi che crea opportunità per imprenditori e per le persone che vogliono investire in questa infrastruttura “

La Nuova Zelanda può avere la cannabis medicinale (solo con CBD), ma non può crescerla: il mercato è significativo in Nuova Zelanda, ed un grande mercato nero è sorto in tutto il paese negli ultimi anni.

Secondo le modifiche della scorsa settimana, il CBD può essere ora prescritto da un medico.

Il ministro ha aggiunto: “C’è grande lavoro da fare per educare la professione medica non solo sul CBD, ma soprattutto sul problema esistente attorno farmaci basati sulla cannabis, serve fornire migliori informazioni mediche ai medici “.

Tori Catherwood è uno studente di medicina che sta facendo un documentario diretto specificamente ai medici in Nuova Zelanda. Il nastro è stato progettato per fornire molte informazioni necessarie per quegli stessi medici che non sono stati autorizzati a parlare pubblicamente della cannabis.

“Non v’è alcuna istruzione per i medici dell’associazione medica o qualsiasi consulente in Nuova Zelanda. Questo mette i medici in una situazione difficile, perché non credo che molti di loro prescriverebbero subito, perché probabilmente non si conosce abbastanza , “ ha detto Catherwood.

“E ‘stato illegale per così tanto tempo che è stato stigmatizzato ed è diventato un tabù parlarne, e dopo questa apertura servirà comunque tempo”

L’annuncio di Peter Dunne ha chiarito infine che si stava discutendo esclusivamente dell’uso medico della cannabis, anche se il dibattito circa l’uso ricreativo procede di pari passo.