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Il bambù, l’acciaio vegetale (o acciaio verde) – bioedilizia

Bioedilizia: il bambù, l'acciaio verdeIl Bambù è uno dei materiali naturali che da qualche decennio a questa parte viene sempre più impiegato nella bioedilizia. È una pianta infestante che appartiene alla famiglia delle graminacee (Bambusoideae), che cresce molto più velocemente di altre specie legnose, è benefica per la solidità del terreno, la salubrità dell’aria e la vita di alcune specie animali (quali Panda e Scimmia Ragno); viene usata nella cucina orientale e utilizzata come pianta ornamentale. Ve ne sono di diverse varietà e dimensioni, dalle piccole ornamentali fino alle gigantesche piante da foresta, che ne hanno storicamente permesso la lavorazione e l’impiego per la costruzione di cordame per navi e ponti sospesi, e che oggi si sta riscoprendo nuovamente utile e straordinariamente versatile nel settore edile. Si sta riscoprendo, perché suo impiego nell’edilizia si perde nei secoli e, come tanti altri materiali, ha avuto il suo periodo di scarsa considerazione, nonostante le sue ottime qualità.

Bioedilizia - il bambù e le sue caratteristicheIl Bambù viene definito addirittura acciaio vegetale o acciaio verde, per le sue caratteristiche di elasticità, portanza e resistenza, dovute alla sua particolare conformazione: il fusto è cavo, elastico e leggero, con uno spessore che in alcune specie può raggiungere i 3 cm ed un diametro di 30, e un’altezza di 40 metri. Se consideriamo che la resistenza alla tensione può essere il doppio di quella dell’acciaio, e che la resistenza alla compressione è superiore a quella del calcestruzzo, ci possiamo rendere conto che questo materiale li potrebbe soppiantare seduta stante. Inoltre si è scoperto che il “cemento armato” che conosciamo, prodotto dall’unione di calcestruzzo e armature di tondini d’acciaio, è sì un materiale inizialmente solido ma soggetto nei decenni a diverse tipologie di degrado, quali infiltrazioni d’acqua e corrosioni, che portano a cedimenti strutturali. Il Bambù si rivela quindi un ottimo sostituto, ed è attualmente oggetto di esperimenti come materiale per l’armatura del calcestruzzo. La sua elasticità e leggerezza potrebbero tornare molto utili anche per le costruzioni antisismiche, che necessitano appunto di queste caratteristiche.

Si adatta anche alla costruzione di case e altre tipologie di edifici, da solo o in combinazione con altri materiali ed è completamente sostenibile sia a livello ambientale che economico. La coltivazione e la lavorazione del Bambù sono a basso costo: la pianta come accennato cresce rapidamente, spontanea ed è infestante; e per essere impiegata come materia prima per la costruzione di una casa richiede un processo di trasformazione breve ed economico, ed un trattamento antiparassitario e antierosivo, per prolungarne l’integrità nel tempo.

il bambù nelle costruzioni edilizieIn Sudamerica e Asia dove il suo impiego è diffuso, vi ne sono innumerevoli esempi di case ed edifici nei quali questo materiale è stato utilizzato, alcuni dei quali risalenti al 1800, abitati ancora oggi. Le possibilità architettoniche sono infinite, e permettono di dare spazio alla fantasia e di combinare stile di costruzione alla funzionalità dei particolari e dei dettagli del fabbricato, costruendo ad esempio aree di copertura dalla luce e dal calore mantenendo l’ambiente luminoso e areato. È un materiale che sta venendo molto apprezzato dai più grandi architetti del mondo, proprio per questa sua versatilità nell’impiego e nella risultanza di forme non convenzionali e, se vogliamo, banali e comuni.

In Europa il Bambù può essere utilizzato per costruire case, nella fattispecie impiegato nelle strutture portanti, in combinazione ad esempio con la Canapa, sotto forma di pannelli o di mattoni. Nonostante tutte le meravigliose proprietà di salubrità, di isolamento termico e acustico, e la sua elasticità, nessun mattone di Canapa che sia stato costruito fino ad oggi possiede la caratteristica della portanza. Questo rappresenta un grosso limite per questo tipo di materiale, anche se a quanto pare sembra che le cose possano presto cambiare. Nel frattempo, la combinazione Bambù e Canapa potrebbe costituire una valida alternativa ad altre tipologie di materie prime, come ad esempio il legno, che pur essendo biologiche hanno un differente e più pesante impatto ambientale. Analizzando le materie prime biologiche infatti, si devono ovviamente prediligere quelle che crescono più velocemente e hanno una più alta resa, che necessitino di poche risorse e soprattutto ecologiche per la lavorazione e trasformazione.

Blooming Bamboo Home
Blooming Bamboo Home

Concludendo con i benefici, il Bambù permetterebbe quindi di costruire un’abitazione funzionale ed ecologica, sostenendo un costo irrisorio rispetto a quello delle costruzioni tradizionali. Un esempio viene dallo studio H&P Architects di Hanoi che ha progettato la Blooming Bamboo Home, un prototipo assemblabile in 25 giorni e dal costo irrisorio di 2500 dollari. L’edificio, pensato per resistere a inondazioni alte fino a tre metri, ha il piano calpestabile sollevato rispetto al suolo; le pareti e alcune sezioni della copertura si aprono verso l’esterno per consentire la ventilazione naturale. Vasi sospesi, sempre in bambù, possono ospitare piante e fiori, e creare un giardino verticale sulla facciata. Il tetto recupera l’acqua piovana e la destina al reimpiego domestico. Di notte, l’illuminazione interna si diffonde magicamente all’esterno attraverso le fenditure delle pareti perimetrali, creando un’atmosfera particolare. Si tratta di una piccola soluzione abitativa, ma dai costi incredibilmente bassi, che getta ulteriori basi per una rivoluzione dell’edilizia.

Pubblicato originalmente in BeLeaf 2, marzo 2017

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