Ormai la cannabis si propaga in tutti gli ambiti, anche in quello dei videogiochi. E così nasce Weedcraft, un gestionale ideato dal team polacco Vile Monarch. Un gioco, a detta di chi lo ha provato, non particolarmente innovativo – ricorda Farmville -se non dal punto di vista dei contenuti.
Chi verrà giocare interpreterà infatti un giovane studente di economia che torna a casa dopo la morte del padre. Qui il protagonista scopre che il genitore ha dovuto fare uso di marijuana per via della sua malattia, e che il fratello ha cominciato una coltivazione e commercializzazione della pianta per aiutarlo. Partendo quindi dal vostro sgangherato appartamento potrete dare il via a una piantagione sempre più estesa e strutturata e venderne i frutti. Ben presto si avrà a che fare con i controlli della polizia locale, con bande e venditori concorrenti e persino con dipendenti, non sempre facili da gestire.
Non mancano poi tematiche etiche. Non si sottovaluta infatti l’aspetto morale che deve fare i conti anche con coercizioni e leggi. Il protagonista quindi può decidere se approcciare il commercio di marijuana il più legalmente possibile o diventare una sorta di narcotrafficante senza scrupoli, destreggiandosi tra i paradossi delle leggi.
“Questo non è un gioco per fattoni” hanno ripetuto come un mantra durante la presentazione gli ideatori, spiegando che non è la marijuana in sé ad averli attirati nello sviluppo del progetto ma la follia della legislazione che la riguarda. Come dargli torto.