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Dove non arriva lo Stato arriva la mafia

Pensavamo di aver toccato il fondo con la disinformazione di massa architettata ad arte dopo la sentenza del 30 Maggio delle sessioni riunite...
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Dove non arriva lo Stato arriva la mafia

Pensavamo di aver toccato il fondo con la disinformazione di massa architettata ad arte dopo la sentenza del 30 Maggio delle sessioni riunite della Corte di Cassazione.

Oggi abbiamo appreso che si può essere esposti ad attacchi ben più violenti, attacchi che fanno paura e che mettono in pericolo i cittadini che lavorano onestamente e che altro non chiedono se non di vedere sancito il loro diritto al lavoro all’interno di una legge che necessita urgentemente di essere  adeguata. Senza se e senza ma!

Coltivare canapa è legale e deve esserlo anche commercializzarla. La canapa è una pianta che produce fiore come tutte le piante del Mondo e non c’è nessun legislatore che può permettersi di proibire alla natura di fare il suo corso!

Il negozio di Francesco Fiorella è stato aperto coraggiosamente e con tutte le licenze del caso, dopo la sentenza della Cassazione, a Barletta una città pugliese dove le narcomafie sono ben radicate sul territorio.

Da notizie di media locali apprendiamo che le forze dell’ordine hanno preferito concentrarsi sulle reali piazze di spaccio eseguendo dei controlli accurati e ponendo in stato di fermo degli spacciatori locali.

Evidentemente questo non deve essere stato di gradimento per i clan mafiosi che hanno mandato un chiaro segnale a chi invece, agendo alla luce del sole, porta via clienti notturni.

La nostra associazione, stringendosi al triste evento capitato al commerciante di Barletta, lancia un monito al Governo: il nostro settore non può essere perseguitato sia dallo Stato che dalla Mafia. Abbiamo necessità di risposte chiare e di azioni immediate perchè sono in pericolo non più solo i posti di lavoro creati da tutto il settore e tutto l’indotto ma anche l’incolumità dei cittadini che hanno scelto di lavorare onestamente nella canapa.

Noi non possiamo più tollerare né giustificare il silenzio impietoso della maggioranza di Governo che ha partecipato alla scrittura della legge 242 del 2016 che dovrebbe tutelare nonché promuovere l’intero settore canapicolo italiano!

Se non ora quando?

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