Poiché la modulazione del sistema endocannabinoide risulta importante nel migliorare i sintomi e la qualità della vita delle persone che soffrono di patologie anche molto diverse tra di loro, (dal glaucoma all’epilessia, dal dolore cronico all’Alzheimer…) si stima che un terzo della popolazione italiana potrebbe trovare beneficio da terapie a base di cannabinoidi. Stiamo parlando di circa 20 milioni di persone.
E’ evidente che per far fronte a questi numeri è necessario instaurare un percorso solido che abiliti i professionisti medico-sanitari ad aggiornare le proprie conoscenze, con un aumento sinergico di professionisti formati nell’applicazione e utilizzo di terapie a base di cannabinoidi, contestualmente ad una ottimizzazione dell’erogazione nazionale della Cannabis Medica, (che ad oggi esula ancora la logica del libero mercato, con collaterale offerta inferiore alla domanda, e costi medio-alti).
Come i lettori di Beleaf sanno, le leggi italiane da circa un lustro hanno legiferato in tema Cannabis Medica, permettendo a qualsiasi medico, sia esso specialista, pediatra o di base, di prescrivere cannabinoidi e loro derivati per qualunque condizione di salute per la quale esistano sufficienti evidenze scientifiche a supporto.
Attualmente, solo alcune università italiane di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, Farmacia e Agraria erogano qualche lezione sui cannabinoidi e/o Sistema Endocannabinoide, ma nessuna facoltà di Medicina ha allestito corsi, classi o esami sul tema, di fatto lasciando privi degli strumenti chiave i professionisti medici che si ritrovano a dover affrontare scelte per le quali non sono stati adeguatamente preparati.
Un vuoto che si esplica nei numeri dei medici prescrittori in Italia: poco più di un centinaio, a fronte dei 258.200 medici della Penisola.
La Cannabis Medica viene distribuita nelle farmacie galeniche, tramite la formulazione di preparazioni magistrali. Da ciò ne consegue che non solo i medici, ma anche i farmacisti preparatori necessitano di un training specializzato sulle normative e metodiche di preparazione. Attualmente, delle 19,000 farmacie a disposizione in Italia, circa 600 stanno allestendo medicinali a base di cannabinoidi, lasciando molte aree geografiche scoperte, con gli inevitabili disagi per la popolazione di pazienti che ne richiede accesso.
Per fronteggiare questa problematica nell’anno Accademico 2017/2018 il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova ha aperto un corso di perfezionamento residenziale della durata di un anno sugli aspetti medicinali, botanici e legali della cannabis. Le lezioni sono tenute da un ampio gruppo di medici e ricercatori di vari settori e gli studenti completano l’anno con la discussione di una tesina finale. Dall’anno 2018/2019 alcune delle lezioni sono accreditate ECM.
Sempre dall’anno Accademico 2018/2019 sono accessibili in modalità formazione a distanza (FAD) i corsi erogati dalla società scientifica Cannabiscienza, una azienda privata a vocazione sociale, sviluppata da alcuni degli stessi scienziati coinvolti nel corso residenziale di UniPD e che offre un sistema integrato e localizzato di divulgazione scientifica che combina e-learning, simposi (sia residenziali che webinar) e pubblicazioni contestualizzate alle possibilità e necessità delle diverse figure professionali coinvolte con la cannabis.
I corsi di Cannabiscienza sono patrocinati da diversi atenei italiani, come l’Università Statale di Milano, l’Università della Campania Vanvitelli, l’Università del Piemonte Orientale e il CNR (Consiglio Nazionale per la Ricerca), oltre che da associazioni collegate al mondo medico (Ordine Provinciale dei Medici e Chirurgi e degli Odontoiatri di Milano, Federazione Italiana dei Medici di Famiglia Lombardia) e alla ricerca scientifica (Associazione Luca Coscioni, Multidisciplinary Association for Psychedelic Studies). A differenza del corso di perfezionamento dell’Università di Padova, Cannabiscienza offre corsi disegnati ad hoc sia per le diverse professioni, che per il semplice interessato, e sono corredati di test di apprendimento, esami finali, bibliografia, materiali extra e video-lezioni pratiche di galenica. Nell’anno Accademico 2020/2021 due dei corsi erogati provvederanno crediti ECM.
Unendo i risultati degli sforzi di queste due realtà, UniPD e Cannabiscienza, centinaia di professionisti sono ora stati formati sul sistema endocannabinoide e sulla pianta di cannabis, diventando capaci di prescrivere il farmaco (medici) e allestire farmaci (farmacisti). Sono infatti circa il 40% degli iscritti infermieri, operatori socio-sanitari e medici, mentre il 31% tra farmacisti e biologi. Oltre a loro molte altre figure professionali stanno giovando dalla formazione, dai chimici e farmacologi per laboratori di estrazione e di analisi (circa 12% degli iscritti), a sociologi, psicoterapeuti e avvocati (il 17%), fino ad erboristi e nutrizionisti.
Insieme, queste due piattaforme stanno letteralmente cambiando lo stato di conoscenza dei professionisti medico- scientifici nel panorama italiano.
Ma rimane ancora molto da fare affinché endocannabinologia venga riconosciuta e integrata come specializzazione. L’utilizzo dell’apprendimento a distanza, come anche questo periodo di emergenza Covid-19 ci ha confermato, è cruciale per garantire l’ampliamento di distribuzione delle conoscenze scientifiche in maniera capillare su tutto il Territorio. L’auspicio è che sempre più realtà accademiche riconoscano il valore delle conoscenze divulgate da queste due istituzioni, integrandone gli insegnamenti e permettendo una diminuzione del gap conoscitivo che ancora sta affliggendo il Paese.
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