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Parte il Tavolo di filiera, L’Abbate: “Tre anni per rilanciare e sostenere le produzioni nazionali di canapa”

Finalmente si parla di canapa nelle sede istituzionali. Si è ufficialmente insediato il 4 febbraio scorso, il Tavolo di filiera della canapa industriale, istituito il 17 dicembre presso il Ministero delle politiche agricole. Un percorso che avrà la durata triennale e avrà compiti consultivi e di monitoraggio per un settore in fortissima crescita.

Gli obiettivi

L’Italia con poco più di 4mila ettari, dati 2018, è seconda in Europa dopo la Francia che domina la produzione comunitaria con 17.900 ettari di canapa industriale. In confronto al 1993, la crescita europea è del 614% con oltre 50mila ettari. Per questo è necessario lavorare su un piano di settore che possa incentivare la produzione, sostenendo la ricerca e l’innovazione tecnologica nonché rafforzando le politiche di filiera e abbattendo ogni pregiudizio.

Si è parlato proprio di questo nella riunione i insediamento alla presenza del Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate. Al centro del confronto anche l’utilizzo di parte dei fondi messi a disposizione per il 2021 dall’ultima Legge di Bilancio, pari a 10 milioni di euro.

“Oggi poniamo le basi per rilanciare e sostenere le produzioni nazionali di canapa, una pianta nelle cui potenzialità crediamo molto – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – Auspicando un confronto attivo e proficuo con i protagonisti della filiera, ci poniamo l’obiettivo di approvare un piano di sviluppo del settore affinché si evidenzino i fabbisogni e le necessità del comparto, così da intervenire con finanziamenti adeguati in grado di farne crescere la produzione vista la molteplicità di finalità di utilizzo di questa pianta”.

All’incontro in videoconferenza hanno preso parte in tutto 48 componenti, rappresentanti dei ministeri dell’Interno, della Salute, dello Sviluppo economico, dell’Ambiente, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dell’Arma dei Carabinieri per la Difesa, dei tre dipartimenti del Mipaaf, degli Enti vigilati Crea, Ismea e Agea nonché delle Regioni. Per il mondo produttivo hanno partecipato le sei organizzazioni professionali agricole, quattro centrali cooperative agricole, sei organizzazioni di rappresentanza nazionale nonché sei associazioni di settore della canapa e due portatori di interessi. Infine, le Università di Roma La Sapienza e di Modena e Reggio Emilia.

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