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A che punto è il More Act americano?

Alla fine di settembre il MORE act 2021 – HR3617 sarà valutato dalla Commissione Giustizia della Camera, prima di passare al voto del Senato e la firma del Presidente.

La proposta di legge MORE act HR3884 è stata introdotta nel luglio 2019 dopo la valutazione della commissione legislativa, del comitato della Camera, del tavolo tecnico per la tutela della salute e dalla commissione Giustizia alla Camera. Una volta pubblicato il testo è stata votato e approvato alla Camera dei deputati come HR 3617. Ora dovrà passare nuovamente per la Camera dei deputati prima di passare al Senato e alla firma del Presidente.

Insomma prima di diventare legge c’è ancora molta strada da fare. Ma il percorso è cominciato, bene.

Ma non è l’unica buona notizia. Pochi giorni fa la Camera ha approvato anche un disegno di legge contenente un emendamento a tutela delle banche che forniscono servizi alle aziende statali di cannabis. Un sollievo per molti, dato che non era raro incorrere in penalità imposte dai regolatori federali.

Il sostegno crescente per la cultura cannabica, come fotografato dal numero dei firmatari del More Act, fa presupporre una strada già aperta alla legalizzazione federale. Anche se Joe Biden rimane della sua posizione: favorevole alla depenalizzazione ma contrario all’uso ludico.

Che cosa dice il More act?

La proposta di legge elimina la cannabis dal Controlled Substances Act (CSA). Se passasse, quindi, consentirebbe alle persone con condanne per cannabis di poter eliminare tale reato dalla fedina penale. Per le persone attualmente in carcere, invece, introdurrebbe la possibilità di essere reinserite nel tessuto sociale e se immigrate di richiedere la cittadinanza americana.

Al momento le proposte di legge in discussione, non ancora sulla scrivania di Biden, sono molte Oltre al già citato More Act (HR 3884) c’è lo States Act (HR 2093), il Marijuana Act (HR 365), Veterans Cannabis Use for Safe Healing Act (HR 430) ed infine il Cannabis Administration and Opportunity Act (CAOA).

Quest’ultimo è stato presentato dal leader della maggioranza al Senato Schumer e dai senatori Booker e Wyden, per promuove la regolamentazione della produzione e della vendita di cannabis ad uso ricreativo a livello federale. Ai senatori, la scorsa settimana, l’ASA (Americans for Safe Access) l’associazione di medici e operatori sanitari ha recapitato una missiva per avanzare alcune richieste inerenti l’uniformità, la coerenza, la medicina sicura e la tutela dei pazienti. I medici si sono comunque detti favorevoli ad una legge in tal senso perché agevolerebbe la diffusione di informazione e prescrizione di cannabis medica.

Ecco le richieste:

● un ufficio temporaneo o permanente per guidare tutte le riforme del dipartimento federale e delle agenzie relative alla cannabis
● Maggiore e migliore formazione per i medici sulla cannabis
● Revisitazione delle politiche federali che impongono la discriminazione ai pazienti di cannabis
● Stabilire regolamenti federali per i test di laboratorio dei prodotti farmaceutici a base di cannabis per la salute del paziente e la coerenza della medicina.

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