La canapa può salvare il mondo dall’emergenza dei cambiamenti climatici. Questo emerge da un recente studio condotto da Darshil Shah dell’Università di Cambridge. Andiamo a vedere insieme quali migliorie potrebbe apportare al nostro mondo.
L’assorbimento dell’anidride carbonica
Secondo lo studio di Shah, la canapa potrebbe essere fondamentale per l’assorbimento di CO2 prodotta dall’uomo.
“La canapa industriale assorbe da 8 a 15 tonnellate di CO2 per ettaro di coltivazione. In confronto le foreste catturano tipicamente da 2 a 6 tonnellate di anidride carbonica per ettaro all’anno, a seconda del numero di anni di crescita, della regione climatica, del tipo di alberi”.
Inoltre, la canapa si porrebbe come principale antagonista del carbonio. Il motivo? Da essa si possono produrre bio-plastiche a impatto ambientale zero e materiali da costruzione.
Già oggi è utilizzata con queste finalità, ma ci sarebbero ancora un mondo di ipotesi di impiego tutto da sfruttare.
“I pannelli di rivestimento in bioplastica di canapa potrebbero essere un’alternativa adatta all’alluminio, alla plastica bituminosa e ai pannelli in acciaio galvanizzato, richiedendo solo dal 15 al 60 per cento dell’energia nella sua produzione”.
Altro punto fondamentale è la scarsità di carbonio utilizzato nella coltivazione.
“I terreni agricoli nel Regno Unito emettono in media circa 3 tonnellate di CO2 per ettaro all’anno. La canapa offre un’incredibile possibilità di coltivare un futuro migliore perché ci permette di affrontare una moltitudine di problemi ambientali generati dall’uomo mentre è produttiva nell’offrirci cibo, medicine e materiali”.
Nell’edilizia
La canapa si sta espandendo anche nel mondo dell’edilizia con quello che viene comunemente chiamato biomattone. Si tratta di una miscela tra calce e canupolo, lo scarto legnoso della canapa.
Enea e Politecnico di Milano, in uno studio degli scorsi anni, hanno dimostrato come il materiale ha un basso impatto ambientale, mantenendo però ottime qualità per le prestazioni energetiche, traspirabilità, capacità isolante e protezione dall’umidità. In più, fattore di non poco rilievo, permetterebbe un notevole risparmio in bolletta in uno dei momenti di maggior rincaro dell’energia nelle nostre case.