Negli USA, i repubblicani puntano alla decriminalizzazione della marijuana a livello federale. Nella giornata di lunedì, durante un incontro nella Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, i repubblicani hanno introdotto l’argomento decriminalizzazione.
La nuova legislazione
L’obiettivo della decriminalizzazione è aiutare i piccoli (e grandi) business locali che stanno rischiando penalmente per il commercio della cannabis. L’obiettivo è avere delle leggi come quelle che si usano per la vendita degli alcolici. A capo del comitato sulla legislazione si è posta Nancy Mace, Rappresentante del South Carolina.
L’utilizzo ricreativo della cannabis è, attualmente, legale in 18 stati, mentre sono 36 quelli che ne permettono un utilizzo medico. A livello federale, però, è ancora illegale e questo non ha permesso a grandi investitori di prendere parte al nuovo mercato.
“L’accordo è molto importante, soprattutto per le piccole imprese. Se riusciamo a far passare la legge oggi, le aziende potranno svolgere il proprio lavoro in maniera legale, proprio come chi si occupa della vendita di alcolici”.
Il nuovo accordo si discosta molta dal precedente, promosso dai democratici nel mese di giugno.
Le tasse imposte ammonterebbero al 3%, mentre in precedenza era stato pensato al 25%. Il ruolo principale di supervisione, inoltre, non sarà assegnato alla Food and Drug Administration (come proposto dai democratici), ma al Treasury’s Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau. Al primo, in ogni caso, rimarrà il potere di supervisione per la cannabis ad uso medico.
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