Candidato al senato in Lousiana, campagna elettorale con la marijuana

Campagna elettorale con marijuana, la trovata del candidato in Lousiana

Il candidato ad un posto in Senato per la Louisiana, Gary Chambers, ha lanciato una campagna elettorale fuori dagli schemi con protagonista la marijuana. Il video, apparso sul canale Twitter del candidato, si intitola 37 Seconds.

Un messaggio ricco di significato

Sono molti i politici che utilizzano la cannabis e messaggi pro-legalizzazione per cercare di fare breccia nei cuori dei consumatori e dei votanti progressisti. Poche volte, però, si riesce ad andare a fondo nella questione, portando dati reali e utili alla comunità.

Al contrario di molti suoi colleghi, Gary Chambers, candidato per un posto nel Senato per la Louisiana, ha utilizzato la cannabis in maniera innovativa nella sua campagna elettorale. Il video apparso in rete, 37 Seconds, pone l’accento sugli arresti nei confronti dei possessori di cannabis, uno ogni 37 secondi appunto.

La marijuana non è stata ancora legalizzata completamente nello stato del Louisiana, nonostante il possesso fino a 14 grammi sia stato decriminalizzato (si paga una molto fino a $100). Inoltre, il consumo medico è stato completamente legalizzato da un accordo firmato dal governo lo scorso anno.

Chambers, con il video girato a New Orleans, dove la polizia ha affermato di non voler più proseguire con i processi verso i soli possessori di cannabis, è voluto entrare prepotentemente nell’ampio discorso.

Per troppo tempo i candidati hanno usato il discorso relativo alla marijuana solo per attirare il voto dei progressisti, ma senza avere idee a riguardo. Spero che questo video non serva solo a non stigmatizzare l’utilizzo di cannabis, ma anche come punto di svolta nel discorso alla legalizzazione di questa sostanza. Inoltre, spero che gli arrestati per il possesso di essa siano finalmente rilasciati.

Le persone nere sono arrestate fino a quattro volte in più rispetto alle bianche per le leggi che puniscono l’utilizzo della marijuana. Lo stato perde $3,7 milioni l’anno per cambiare le leggi che ne vietano il consumo. La maggior parte delle persone arrestate non sono spacciatori, ma i consumatori finali. Molto spesso con piccole quantità, come me nel video”.

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