USA, i migliori musei dedicati alla cannabis

I cinque migliori musei dedicati alla cannabis da visitare negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti d’America è nato un vero e proprio pellegrinaggio per seguire gli sviluppi moderni e la storia della cannabis. Oggi vi vogliamo presentare i cinque migliori musei che potete trovare nella nazione a stelle e strisce.

Core Social Justice Cannabis Museum (Boston, Massachusetts)

Appena entrato nel museo, il pubblico è accolto da un’enorme scritta al neon, Cannfessional. Dietro a questa, troviamo un piccolo confessionale (come quelli presenti nelle chiese cattoliche) con una sedia con dei neon ai bordi e un microfono appeso al soffitto. Davanti alla sedia un televisore e una telecamera puntata. Si tratta del posto dove si può dire solamente la verità.

Gli ospiti della struttura, infatti, sono incoraggiati a raccontare le loro esperienze con la cannabis, dalla prima volta che ne hanno fatto uso fino al motivo per il quale continuano a farne (medico o ricreazionale). Ogni risposta delle persone (registrabile anche in modalità online sul portale dedicato) aiuta a sensibilizzare i prossimi visitatori riguardo lo spettro di tutti i differenti utilizzi della cannabis. Inoltre, la quantità di video è utile per non stigmatizzare una pianta che, nei secoli precedenti, era utilizzata senza alcun problema. Una volta registrato il filmato, gli ospiti possono riceverlo sul proprio indirizzo e-mail.

Presente anche una copia di una postazione illecita per la coltivazione delle piante e foto segnaletiche di personaggi importanti legati al mondo del traffico di essa. Ci sono, inoltre, degli stand in cui si informano le persone sui diversi effetti dei terpeni.

Lo scopo principale del Cannfessional, come di tutti i musei in questa lista, è normalizzare l’utilizzo della cannabis, raccontarne la storia, mostrare come le leggi vadano ad incidere soprattutto nella vita delle minoranze. La volontà è quella di illustrare agli ospiti i benefici che si possono ottenere dalla pianta ed espandere maggiormente il discorso tra l’opinione pubblica.

Molto importante anche il luogo in cui sorge il museo, il Jamaican Plain, quartiere che accoglie un gran numero di immigrati (maggiormente colpiti dalle leggi contro l’utilizzo di cannabis).

Marijuana Mansion (Denver, Colorado)

Il museo è stato aperto nel 2021 all’interno di una tenuta in stile vittoriano. Il Colorado, nel 2012, è stato il primo stato a legalizzare l’utilizzo ricreativo della cannabis. Nel museo, infatti, troviamo una grande quantità di foto relative a questo momento e una serie di stand utili ad informare e sensibilizzare i visitatori sulla questione.

The DEA Museuem (Arlington, Virginia)

Molto interessante e sicuramente da visitare anche il museo della DEA, l’organizzazione nata per combattere il traffico e l’utilizzo di qualsiasi tipo di sostanze giudicate stupefacenti. In questo possiamo trovare una grande quantità di oggetti utilizzati ed associati a personaggi criminali molto famosi, arrivati agli onori della cronaca per i loro crimini legati (anche) al traffico di marijuana. Tra questi, troviamo cimeli del Chapo Guzman e di Pablo Escobar.

Cannabis Museum (Ohio, Virtual)

In questo museo, visitabile anche in modalità online, troviamo soprattutto bottiglie in vetro. Si tratta delle confezioni in cui veniva venduta la cannabis per uso medico nelle farmacie nell’Ottocento e fino alla prima metà del Novecento. Molto interessante notare la diversità di come veniva affrontato in precedenza il discorso legato alla marijuana. Inoltre, troviamo molti poster, immagini e foto legate a questo mondo.

Cannabition Cannabis Museum (Las Vegas, Nevada)

Un museo che sorgerà nella Sin City, non serio ed informativo come gli altri, ma che potrebbe racchiudere opere importanti legate ad artisti che hanno fatto uso di cannabis nella propria vita.


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