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Australia: Therapeutic Goods Administration

Un team di ricercatori dell’Università di Sydney ha monitorato l’evoluzione della cannabis medica in Australia dalla legalizzazione al 2021 grazie alla sistematizzazione delle prescrizioni in digitale TGA (Therapeutic Goods Administration). I medici prescrittori della Federazione australiana possono rilasciare ricette mediche solo tramite una piattaforma che rilascia autorizzazioni e raccoglie dati. Una risorsa inestimabile tanto che gli autori ammettono che il TGA è “una risorsa unica e preziosa con cui comprendere meglio le attuali pratiche di prescrizione e l’utilizzo della cannabis medica in Australia.”

Il rapporto “Prescrizione di cannabis medicinale in Australia: un’analisi delle tendenze nei primi cinque anni”, racconta un quadro interessante su come l’accessibilità al farmaco influisca sui consumi e come la telematizzazione delle raccolte dati siano uno strumento dal minimo investimento e massima resa.

In Australia la cannabis medica è legale dal 2016, come abbiamo visto in “Australia: cannabis legale o no?”. Il quadro normativo federale permette l’accesso dei pazienti alla cannabis terapeutica, ma devono seguire percorsi speciali, rivolgersi ai medici abilitati alla prescrizione, sostenere tutte le spese per il percorso diagnostico e la terapia. Non è prescrivibile per tutte le patologie, ma solo per alcune che variano a seconda dello Stato di appartenenza. Teniamo conto che, come riportato sul sito del governo australiano: “i prodotti medicinali a base di cannabis non sono medicinali registrati in Australia e nessuno è sovvenzionato tramite il Pharmaceutical Benefits Scheme (PBS)” ma è disponibile “la cannabis grezza (botanica) che può essere vaporizzata per scopi medicinali, nonché oli, liquidi e spray orali.” In compenso, il CBD è un prodotto da banco in farmacia, per i maggiorenni dal 1 febbraio 2021.

 

 “Prescrizione di cannabis medicinale in Australia: un’analisi delle tendenze nei primi cinque anni”

Dalla collaborazione di: The Lambert Initiative for Cannabinoid Therapeutics, Università di Sydney, Sydney, NSW, Australia; Scuola di Psicologia, Università di Sydney, Sydney, NSW, Australia; Scuola di Scienze Sociali, Dipartimento di Sociologia, Macquarie University, Sydney, NSW, Australia; Cannabis Consulting Australia, Sydney, NSW, Australia; NICM Health Research Institute, Western Sydney University, Sydney, NSW, Australia.

Il quadro normativo sopracitato è attuato nel piano di assistenza sanitaria al paziente tramite “il percorso Special Access Scheme – Category B (SAS-B), attraverso il quale il medico prescrittore richiede l’approvazione alla Therapeutic Goods Administration (TGA, il regolatore federale) per prescrivere una categoria di prodotto a un singolo paziente affetto da un’indicazione specifica. Il set di dati raccolti dal TGA offre un’opportunità unica per esaminare le tendenze di prescrizione di Cannabis Medica (MC) nel tempo nella popolazione australiana.”

Il lasso di tempo preso in considerazione va dal novembre 2016 ad agosto 2021 ed è un’analisi ripetuta annualmente dalla legalizzazione della cannabis medica in Australia. I dati al 31 Agosto 2021 riportano un totale di 159.665 approvazioni SAS-B rilasciate per prodotti MC, quindi persone che hanno ricevuto la cannabis medica, di cui l’82,4% da gennaio 2020, un aumento vertiginoso nell’ultimo anno e mezzo. Le principali patologie indicate sono: dolore, ansia e disturbi del sonno. I prodotti più richiesti sono oli estratti, dove quelli a predominanza CBD sono stati solo il 25,1% delle approvazioni.

Un dato interessante è quello rispetto al maggior coinvolgimento dei gruppi di età più giovane (18-31 anni), per lo più di sesso maschile. Una curiosità è invece che circa il 50% domande SAS-B MC è stata fatta da operatori sanitari nello stato del Queensland.

Genetiche di cannabis per patologie specifiche

 La cannabis medica ha ancora molti segreti da svelare, i medici stessi ricercano nell’esperienza l’abbinamento tra “fitocomplesso” della genetica di cannabis e patologia dell’assuntore. Grazie alla raccolta dati australiana sono state trovate associazioni tra il sesso, l’età del paziente e la varietà di prodotto. Generalmente le prescrizioni di olio estratto sono indicate in casi di dolore cronico. Un quadro così completo e sostanzioso è un primato nella storia della cannabis medica, tanto che i ricercatori di Sydney ammettono: “Pur riconoscendo alcune limitazioni relative al set di dati SAS-B, (il TGA, ndr) fornisce una risorsa unica e preziosa con cui comprendere meglio le attuali pratiche di prescrizione e l’utilizzo della cannabis medica in Australia.

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